martedì 29 ottobre 2013

Halloween: nuovi scatti dagli States

Halloween è alle porte!
Sempre perchè le cose belle vanno condivise...

Ieri mio marito, che in questo periodo è in USA, mi ha mandato un po' di foto che ha scattate per me dopo il lavoro.
Sono poche, scattate col telefono, ma sono carine, ve le mostro!

Come si dice in questi casi... enjoy! :)


lunedì 28 ottobre 2013

Cuori di riso rosso e verdure

La seconda ricetta di oggi è una versione più coreografico dell'insalata di riso rosso autunnale che si presenta come piatto unico per la dose generosa di verdure e può diventare ancora più completo aggiungendo dei legumi.


Insalata autunnale di riso rosso e verdure

Oggi c'è il sole, una temperatura tutt'altro che autunnale, godiamo degli effetti benefici dell'ora extra di sonno. :) Certo, è lunedì, ma la settimana, che è pure corta, inizia nel migliore dei modi.

Sono un po' indietro sulla mia schedulazione dei post per il blog, sono settimane molto intense qui a casa Cì, si sono riaccumulate un bel po' di bozze, così oggi vorrei pubblicare addirittura due post!

Iniziamo con un'insalata di riso autunnale con verdurine di stagione, che si può gustare tiepida o anche fredda, col vantaggio che si può preparare con anticipo ed avere in frigo pronta con anticipo (cosa che non guasta mai...).




venerdì 25 ottobre 2013

Libri: Eravamo bambini abbastanza


Cari amici del  Venerdì del libro,

oggi voglio riparlarvi di un libro che è stato presentato dalla 'povna qualche venerdì fa:

Eravamo bambini abbastanza, di Carola Susani

La 'povna, con le sue competenze di questo e dell'altro mondo, come dice lei, ha fatto una recensione professionale e serissima, io vorrei farne una emotiva. In realtà ho soprattutto pensato di riproporre il libro perché merita, d'estate ci si collega meno, sicuramente a qualcuno potrebbe esser sfuggito e sarebbe un peccato.
 
Mi son avvicinata a questo testo con un certo timore: da sempre vivo molto intensamente le storie che hanno per protagonisti i bambini, quando poi subiscono privazioni, violenze o prevaricazioni da parte degli adulti e sono verosimili a tratti mi pare mi manchi il respiro ascoltandole, leggendole, e il senso di ingiustizia e di impotenza che mi pervadono mi creano un disagio molto forte. Ora che sono mamma è cento volte peggio! Sono però convinta che sia necessario e importante sapere, accogliere tutti i racconti, affrontare l'idea stessa di un'infanzia negata o poco rispettata, e poi far da cassa di risonanza alle ingiustizie del mondo perché la consapevolezza che serve la nostra attenzione dilaghi. Quindi in genere mi faccio forza e affronto certe letture preparata ad esserne emotivamente risucchiata e poi, una volta metabolizzate, cerco di condividerle.

In questo libro poi si parla di uno degli incubi peggiori dei genitori: il rapimento di minori, spaventoso anche solo immaginare che possa accadere a un bambino in mano a gente senza scrupoli. La recensione della 'povna però era troppo invitante, così ho scaricato un estratto della versione ebook e poi non ho saputo fermarmi, non ho saputo lasciar soli questi bambini e per un paio di notti ho camminato con loro, non sapendo cosa aspettarmi ad ogni pagina, divorando la loro storia.

Manuel, l'ultimo dei rapiti in un gruppo di otto, un bimbo italiano di una decina d'anni ci racconta dei sui mesi con il Raptor, un personaggio ambiguo e difficile da inquadrare, imprevedibile, senza nulla da perdere, con un potenziale violento pronto a scatenarsi anche se mite all'apparenza, e quindi molto pericoloso. Ci dice subito che è tornato a casa sano e salvo, il racconto si apre dichiarando che si tratta di un'esperienza del passato, che ora lui è amato e coccolato dai suoi genitori e che va bene a scuola, cosa che rassicura il lettore, ma la paura di leggere qualcosa di troppo spaventoso, per un'immediata empatia con i piccoli protagonisti, rimane pagina dopo pagina ed in effetti ce ne è motivo: la storia non è a lieto fine per tutti e soprattutto lascia intendere che questa sia una favola nera che accenna ad una realtà che per alcuni bimbi è incubo.

Di questo libro mi ha colpito, tra le tante cose, il realismo dell'io narrante. A libro finito ho avuto la voglia di capire se si trattasse della trasposizione di un fatto di cronaca.

Si tratta invece di un romanzo, che però potrebbe verosimilmente essere un diario scritto da un bambino, e quindi filtrato, adeguato al registro della fantasia, ai canoni dell'avventura. Si tratta della memoria di un viaggio, un'esperienza forte, travolgente, riportata con una nota di leggerezza di cui solo i piccoli sono capaci, ma anche con realismo: le analisi dei bimbi a volte stupiscono per quanto siano profonde e mirate.
Uno dei pregi di questo libro è proprio questo mantenere una certa lievità, tutto sommato. Questo è possibile proprio grazie alla scelta dell'io narrante bambino, per la capacità dei piccoli di ricordare soprattutto gli aspetti meno amari di quella che è stato un viaggio iniziatico, la resilienza di cui sono capaci e che li protegge dalle esperienze più negative, il loro riportare con una schiettezza e un'innocenza rassicuranti e al contempo spiazzanti spaccati di un'esperienza traumatica.

L'autrice è riuscita a rendere affrontabile emotivamente l'avvicinarsi al mondo sommerso e spaventoso dei bambini rapiti, e in generale di tutti i minori che vivono situazioni di marginalità che minano la spensieratezza dell'infanzia e catapultano in mondi pericolosi e in genere poco intellegibili (si accenna agli zingari, ma io ho pensato anche ai bambini scappati di casa, genericamente a tutti quei bimbi mendicanti che vedi nelle grandi città, ai figli di persone che vivono e fanno vivere situazioni di devianza e disagio sociale grave).

E' curioso come i bimbi non cerchino di fuggire - anche se subito si pensa alla sindrome di Stoccolma -, come si leghino a doppio filo ad ognuno degli altri - aiutati dal perfido meccanismo per cui se uno sgarra verrà punito un altro - pur sviluppando simpatie e antipatie, di fondo quasi tutti concorrendo ad essere i preferiti del Raptor, come lo chiamano loro.

Impressiona leggere i pensieri così maturi di questi ragazzini, la loro consapevolezza di quanto si torni primitivi per soddisfare i bisogni basilari - fame, sete, sonno, freddo - le loro piccole strategie, probabilmente dettate da quell'istinto di protezione e sopravvivenza che nei momenti decisivi ti salva, per restare almeno emotivamente integri e mantenere un necessario distacco dal mondo adulto - l'accenno alla prostituzione minorile, apre una finestra sul fenomeno, agghiacciante, per mezzo del punto di vista dei protagonisti -.

Si tratta anche di uno spaccato sul mondo dell'infanzia interessante perchè lontano dai luoghi comuni, che ci permette di affacciarci, come con un caleidoscopio in mano, sul mondo visto con occhi che non sono più i nostri e di riflettere sulle capacità e forza dei bambini.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.  
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.


Edit: per errore avevo disattivato i commenti via mobile, ora sono di nuovo attivi.....
Scusate per il disguido

mercoledì 23 ottobre 2013

Risolatte vegetale

Vi è mai capitato di provare quei dolcetti a base di riso che assomigliano a dei budini facendo colazione all'estero? Si tratta del famoso pudding inglese o risolatte, ne ho assaggiate tante varianti diverse durante i miei viaggi negli anni, mi ha sempre incuriosito, alcune le ho trovate deliziose: profumate, speziate, golose... altre non facevano per me: troppo pesanti, e oggi a monte le scarterei sapendo che c'è dentro! Al di là del discorso cruelty free inziare una giornata con una bella quota di burro fuso aggiunto in un dessert già molto calorico diventa impegnativo.
Oggi vi propongo la mia:



martedì 22 ottobre 2013

Insieme con riso, lenticchie, zucca, broccoli

Oggi voglio presentarvi un piatto unico che è nato quasi da solo con quanto avevo in casa in una giornata di inizio autunno:


Tra una stagione e l'altra viene voglia di mischiare sapori e consistenze, verdure e cotture, spezie e colori. 

domenica 20 ottobre 2013

Meraviglie in America

Ieri ho letto questo post di Ero Lucy Van Pelt, poi quello di Non Si Sa Mai, partiti da una domanda su Reddit: cosa vi ha colpito la prima volta che avete visitato l'America?
Mi è venuta voglia di scriverne anche io...

Di prime volte io ne avrei due però: la prima volta da turista, 20 enne, la seconda da semi-expat al seguito del marito, da più adulta e mamma.

Se volete conoscere le mie risposte saltate le premesse ;)

Va premesso che io non sono mai stata fan degli Stati Uniti, prima di andarci (ora ne ho addirittura nostalgia!).
Certo mi divertiva guardare i telefilm e sarei stata curiosa di vedere se corrispondessero al vero, ma non sarei mai andata per turismo in America se non avesse tanto spinto quello che ora è mio marito. Degli USA vedevo principalmente i contrasti, le tante cose negative: la pena di morte, una coscienza ecologica pari a zero, poca cultura, junk food ovunque - a 20 anni ero molto diversa da oggi ma già prevalentemente vegetariana, tanto idealista e, allora, maniaca dello sport -, mi spaventavano la polizia e un po' le grandi metropoli - che per una che studiava a Milano è buffo se ci pensiamo -. E non ero minimamente interessata ai Parchi Naturali, ero già fortissima lettrice ma kerouac non lo riuscivo a reggere! Era il periodo in cui per me vacanza significava MARE, possibilmente in un'isoletta remota lui&io, io&lui... e basta!  quindi non mi attirvano per niente, senza contare la spesa che temevo inaccessibile, lavoricchiavo sì oltre a studiare, ma non avrei potuto permettermi facilmente un viaggione, da costa a costa, come l'aveva in mente A.
Invece poi abbiamo trovato un modo economico e divertente per attraversare gli States, sono riuscita a farci entrare anche 3 gg a NY, la più europea delle città americane, pensavo allora, l'unica con Musei - con la m maiuscola... - anche se poi non ne ho visitato nessuno (costavano troppo!) e che mi attirasse. Siamo partiti all'avventura da NY a LA, con altri 11 compagni di viaggio di 6 nazionalità diverse, sacco a pelo, spirito di adattamento, e l'energia dei 20 anni e... è stato bellissimo!!! ma così sto divagando, torniamo all'oggetto del post ;)

Cose che mi hanno colpita la prima volta negli States (anni '90)

- La bellezza di tutto!!!
Di NY mi sono innamorata subito, mi sembrava di essere in un film, abbiamo camminato, camminato, camminato, spessissimo a testa in su, per vedere palazzi e monumenti, ma tantissimo anche guardando i passanti. Era tutto esattamente come me l'aspettavo, come veniva descritta sul piccolo e grande schermo, e il momento più bello sull'Empire State Building al tramonto, non volevo più scendere.



sabato 19 ottobre 2013

Cioccolata calda

Coi primi freddi fa proprio piacere una tazza di cioccolata calda...
Questa l'ho fatta l'altro giorno:



La particolarità?

venerdì 18 ottobre 2013

Libri e approcci per preschoolers-homeschoolers

Cari amici del dei Venerdì del libro

oggi voglio parlarvi di un paio di libr(on)i che ho comprato lo scorso anno quando ho fatto scorta di materiale per preschoolers.


mercoledì 16 ottobre 2013

Dolcetto o...

Sono sparita perché lo scherzetto che ci ha fatto l'autunno è un virus che non si decideva a lasciare mia figlia, così la pediatra ci ha mandato a fare accertamenti, ma oggi sono arrivati i risultati e non è niente di preoccupante, una non precisata virosi, eSSe potrà presto tornare in forma, potremo riprendere ritmi normali un po' tutti (ché mi sembra di aver perso più notti di sonno nelle scorse due settimane per i suoi risvegli da febbre e i tanti tanti incubi che quando era piccolissima, o più probabilmente non ero più abituata, e il virus ha visitato pure me!), potrò anche ritrovare tempo per scrivere sul blog! :)

Nel frattempo l'Autunno è arrivato, la temperatura è cambiata, i colori sono meravigliosi.
Viene voglia di stare al calduccio e coccolarsi un po', a noi è venuta voglia di dolcetti speziati e caldi.



mercoledì 9 ottobre 2013

lunedì 7 ottobre 2013

Spezzatino con verdure, legumi, cereali.
Piatto unico veloce ma ricco, di mezza stagione.

Non ci sono più le mezze stagioni ;) (...ma ci sono mai state? e sulla tavola come ci regoliamo?) 

Qui piove e tira vento, alcune foglie sugli alberi stanno diventando gialle, ma in maggioranza sono ancora verdi e rigogliose, la frutta autunnale è acerba (c'è un bell'albero di cachi in uno dei giardini privati del quartiere e tutti lo osserviamo con gioia per sapere quando andare ad acquistarli), le verdure invernali si affacciano e quelle estive sono ancora presenti nei banchi...

In realtà ormai c'è tutto praticamente sempre, vorrei affrontare l'argomento sul blog: cosa è veramente di stagione in questo periodo? Sabato facendo la spesa dei freschi mi son trovata in difficoltà, giugno è stato freddo, settembre caldo, a me pare sia tutto in ritardo, persino le cassette delle cooperative e aziende agricole per la "spesa a km zero" che offrono alcuni punti vendita dalle mie parti sono decisamente estive.

Così oggi vi propongo una ricetta velocissima, fatta ancora con le verdure di fine estate, pronta ad esser modificata con le verdure autunnali anche da domani stesso! ;)

Spezzatino di seitan di farro con verdure, bulgur, quinoa e semi.


venerdì 4 ottobre 2013

Libri: Sirene d'inverno

Cari amici del dei Venerdi del libro,  
oggi voglio parlarvi di
Sirene d'inverno, di Barbara J. Zitwer, traduzione Elena Cantoni.
Una deliziosa lettura in rosa, un inno all'amicizia, un libro che si lascia con il sorriso, malgrado qualche colpo di scena a tentare di spezzare il sottile filo che sembrerebbe legare i protagonisti fin da che i loro sguardi si incrociano.
La storia pare un clichè - la classica newyorkese malata di lavoro viene mollata dal terribile maschio egocentrico e senza scrupoli di turno e col cuore spezzato si butta nel lavoro e, inaspettatamente (per lei, ma per noi lettori assolutamente in modo ovvio) si innamora di un giovane vedovo un po' orso e molto affascinante con una figlia adolescente -,  ma a mio parere è stata declinata in modo non banale. La protegonista vivrá una travagliata e travolgente storia d'amore con il bel tenebroso dal carattere a volte poco intellegibile anche per noi che osserviamo dall'esterno - un personaggio che viene costruito con poco approfondimento ma che si capisce dalle prime righe che risponderà alle attese -, dovendo fronteggiare l'ostilità della ex suocera (che vorrebbe rimanesse devoto alla memoria della figlia). Dovrà gestire intrecci di relazioni impegnative: quella con la sua migliore amica - che analizza come cambiano i rapporti nel tempo e come alcuni eventi importanti e svolte li possano mettere alla prova -; quella con la figlia adolescente di lui - adorabile! la più matura di tutti, descritta pagina dopo pagina perchè ci si affezioni a lei -; quella con le partecipanti ad una curiosa società di nuoto, costituita da signore d'età piene di vita che sfidano da almeno 40 anni il freddo clima britannico per fare il bagno con qualsiasi clima addirittura rompendo il ghiaccio!

Non voglio raccontarvi molto altro, è bello camminare, anzi correre, con Joey, dal Nuovo al Vecchio mondo, tra la caotica New York e la campagna inglese, tra passati (di ogni personaggio), presente e forse futuro.

Quattro generazioni diverse di donne - teen ager, ventenni, 30-40 enni, ottantenni - si confrontano, interagiscono, si specchiano, si scontrano, trovano e offrono ascolto e solidarietà, l'amicizia e la sorellanza, quella vera, sono tema centrale.
Quel che mi ha colpito è che in questo libro entrano tanti mondi femminili diversi, un collage a formare un universo ampio, fatto che permette quasi ad ogni lettrice di trovare almeno un punto di vista in cui riconoscersi. Io mi son rivista parecchio in ...  lo lascio indovinare a chi lo leggerà!  :)  ed è stato curioso rendermi conto che se avessi letto il libro 5 / 10 o 20 anni fa avrei preso le parti di personaggi diversi.

Se siete in cerca di una lettura da week end che vi riconcili con il mondo [femminile], leggero ma con un buon ritmo e uno stile non trascurato, magari da alternare ad altre più impegnative, eccola! 

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.

Arrivederci al prossimo appuntamento! 

giovedì 3 ottobre 2013

Pasta al pesto e fagiolini a modo mio

La pasta al pesto con fagiolini (e alla ligure anche patate) è un grande classico, ed è già comparsa su questo blog, ma oggi ve la ripropongo con qualche modifica e come piatto unico "last minute"


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