Ci siamo conosciute virtualmente alcuni anni fa, sui vecchi newsgroup dove si cercavano informazioni per un approccio alla maternità il più naturale possibile. Poi ci siamo anche incontrate, ad un seminario di comunicazione nonviolenta che ospitava proprio lei in un suo spazio. Di quel primo incontro ricordo il suo sorriso luminoso (e che durante il seminario ha ricevuto tantissime email e messaggini). Di strada da allora ne abbiamo fatta un bel po', lei oggi ha tre bambini (pare che addirittura oggi sia una donna disintossicata dai social! ;) e io ci sto lavorando, lo sapete che ogni tanto sparisco) e mi ha contattata per segnalarmi una associazione cui è legata, Mondo
Doula, così le ho chiesto se le andava di parlarne anche a voi e quando ha accettato abbiamo fatto una lunga chiaccherata che ho voluto trascrivere, praticamente senza editing, per non perdere il sapore del dialogo spontaneo.
Cì: Sono molto contenta di
poterti fare alcune domande e condividere informazioni che forse
saranno preziose per qualcuno. Ho sentito parlare per la prima volta
da te di doulas (da pronunciare
dula, al singolare, mentre per il plurare è comune usare dule, in Italia, ndr), vorresti raccontare ai miei lettori di cosa si occupa un doula?
Alli: La doula sta accanto alla mamma e al papà – del bimbo si
occupano invece i suoi genitori - nella fase delicata e potente della nascita
di un bambino, dalla gravidanza fino al post parto, in una
dimensione di ascolto dei bisogni, della mamma in particolare, ma in
realtà della coppia, perchè se la coppia è serena e solida lo è
anche la mamma e di conseguenza poi sta bene anche il bambino. Più che fare, dare consigli, o sostituirsi, la doula sta accanto a loro in
ascolto, soprattutto di quei bisogni sottointesi che a volte nemmeno
la mamma riesce ad individuare bene, questo è il ruolo più
importnate di una doula.
Cì: Come lo sei diventata?
Alli con due dei suoi figli |
Cì: Quante doulas ci sono in Italia?
Alli: non so risponderti... siamo un
manipolo di donne, in aumento, la scuola ogni anno ha un numero
crescente di persone che la freequentano, e credo ci sia anche molto
spazio per lavorare: ci sono molte mamme e poche di noi.
Cì: Si conosce la figura della
doula?
Alli: Quando ho iniziato io 6 anni fa
nessuno sapeva di cosa si trattasse, dovevo spiegarlo continuamente. Oggi capita ancora che alcuni non ne abbiano
mai sentito parlare ma anche di incontrare chi ha letto articoli al
riguardo, o conosce qualcuno che sia stata seguito da una doula durante il parto o dopo.
Cì: la doula si rivolge a chi
partorisce in casa, o ...?
Alli: Quando una donna partorisce il
sostegno non è mai abbastanza.
La doula è una professionista che può essere un sostegno
all'ostetrica in ospedale, specialmente dove ci sono reparti pieni o situazioni
problematiche. Se ha creato un buon rapporto durante la gravidanza
può esser una figura di riferimento e sostegno in ospedale, dove la
donna vede per la prima volta molte delle figure che l'assisteranno e le saranno intorno durante il parto.
In genere viene delegato il papà a questo ruolo di protezione, ma anche lui è in un momento
critico e può esser in difficoltà a supportarla, ad assisterla emotivamente, una doula potrebbe aiutare i due
facendo da filtro. In alcuni casi, poi, la futura madre potrebbe sentirsi a disagio a farsi
vedere in difficoltà dal compagno.
Il parto in casa è in genere più consapevole e
lungamente preparato, per cui una donna che fa questa scelta è sicuramente più
serena e preparata, è tutto più semplice.
Nel dopoparto, invece, la doula è una figura
importante in ogni caso: ti ascolta e ti aiuta, proprio nel pratico perchè sa
che facendo alcune cose concrete ti aiuta nel tuo lato emotivo.
Se
vedo per esempio una casa in disordine, con il lavandino pieno e tutto in giro, chiaccherando mi offro di aiutare perchè so
che l'ordine di una casa rispecchia l'ordine emotivo, so che nessuna donna si sente a suo agio ad avere la cucina in disordine e che dopo aver riordinato si sentirà più serena. Se vedo una donna che è ancora in pigiama alle 3 di
pomeriggio, ha la faccia stravolta e ha bisogno di cinque minuti per lei, la invito ad andarsi a fare una doccia.
Nel fare una doula ascolta, soprattutto: ascolta la
stanchezza, le difficoltà, sia che si tratti della prima che della
quinta maternità.
Ogni mamma e ogni bambino sono
diversi. Sui bambini tutti sanno dare consigli, che spesso sono più
dannosi che altro. Invece la doula si pone in ascolto, senza
giudizio.
Cì: Mi aveva colpito scoprire una certa tensione tra
ostetriche e doulas, quasi ci fosse una sorta di antagonismo tra le due figure, l'avevo notata in occasione di un
evento in cui era ospite Ibu Robin Lim. Come mai?
Alli: Ibu Robin ha proprio sottolineato
quanto le due figure siano complementari, e che le ostilità sono
forse dettate dalla paura di un'invasione in campo ostetrico di
queste nuove professioniste, ma le competenze sono diverse e c'è
lavoro per tutte.
Posso sicuramente capire le preoccupazioni delle ostetriche, ma ora
vedo maggiore apertura, un dialogo con noi doulas, che non andiamo
di certo a fare le ostretriche. Anche nei reparti iniziano ad essere
incuriositi, valutare forme di collaborazione.
Quando una donna si presenta in ospedale con una doula le ostetriche
ovviamente sanno che di quella donna si possono occupare in modo
molto più rilassato: si tratta di una figura che ha delle
competenze emotive, di supporto, di ascolto; non cliniche, non sanitarie, ci
tengo a sottolinearlo.
Se ci sono doule che si prendono il diritto
di avanzare altre competenze non sono delle brave doule ma sono
delle furfanti.
Una brava doula ha una sua rete di professionisti da
cui manda la mamma qualora ci fossero problemi specifici: consulenti per l'allattamento, piuttosto
che ostetriche, ginecologi, psicologi, ...
In queste diatribe sulle competenze ci finisce purtroppo la qualità del servizio, chi rischia di andarci di mezzo sono le mamme.
Il discorso però è ben più ampio, in Italia, secondo me, deve anche soprattutto
cambiare la mentalità legata alla nascita. Più che accettare noi
come figure non antagoniste ad altre dovrebbe essere accettata una modalità di esser
genitori di neonati diversa, mentalità che possiamo contribuire tutti noi a
far crescere: noi doulas, le ostetriche, tu con le tue interviste,
le mamme, deve arrivare dal basso questa rivoluzione.
Alli e Ibu Robin, fotografia di Madrisane |
Cì: Hai ragione, c'è molto lavoro da fare in questo senso, la
medicalizzazione della nascita è spesso eccessiva, la futura madre viene a volte indotta a considerarsi incapace, viene messa in dubbio la sua facoltà di trovare in se' le risorse per affrontare il parto e la prima infanzia dei figli in modo sereno e naturale, viene distratta - o sconsigliata - dall'ascoltare l'istinto. Oltre a ciò
bisogna fare i conti con la solitudine della neomamma, che è soprattutto emotiva, proprio quando è più vulnerabile, ma oggi percepisco un crescente interesse intorno al tema della nascita, c'è molta più consapevolezza e attenzione (e per questo ho fortemente voluto questa chiaccherata).
Passiamo ad una domada pratica: una mamma che ha bisogno di voi
come vi trova?
Alli: L'organizzazione è in genere territoriale. Ci sono territori più attenti a
questi temi, quelli dove rimborsano i pannolini lavabili o anche il parto
in casa, e altri meno, dove ancora l'unico riferimento è il
ginecologo, ogni mamma googlando può verificare dove siano le doulas più vicine
a lei.
Personalmente faccio parte di Ecomondo doula,
fondata da una counsellor e da una ostetrica che hanno dato vita alla
prima scuola italiana, nel sito c'è
l'elenco delle doule presenti sul territorio italiano. Di recente sono nate
coordinamenti regionali e provinciali, io per esempio sono presente in quello delle doulas della Lombardia.
Grazie Alli per averci presentato questa nuova figura professionale e soprattutto del vostro impegno per tutelare quei delicati
e magici momenti, per offrire alle neomamme un ascolto empatico e un inizio percorso sereno.
Ho chiesto ad Alli di
fornirci contatti per chi desiderasse approfondire, ecco le iniziative di doulas e altre professioniste attente alla nascita in
Lombardia, per chi desiderasse un incontro vis a vis:
- Alli Beltrame organizza incontri sulla vita pratica con il bebè, a Milano e a Pavia.
- Cora Erba organizza tende rosse e attività per mamme a Seregno.
- Carine Maset organizza cerchi di mamme e percorso di sostegno per donne in gravidanza in preparazione a Milano.
- Olga Rey organizza cerchi di mamme e percorso di sostegno per donne in gravidanza in preparazione a Bergamo.
- Simona Cazzaniga, organizza cerchi per le mamme, incontri con esperti, corsi, per mamme in attesa e con i piccoli fino a 12 mesi, presso l'associazione L'Abbraccio di Bellusco (MB).
- Francesca Alberti propone corsi e incontri (su nascita, allattamento, attesa, autosvezzamento, post parto) a Mantova.
- Enza Battista organizza tende rosse e un corso preparto a Milano.
- Katia Micheletti collabora nell'organizzare laboratori e corsi (preparto, maternage postpartum, introduzione cibi solidi, portare i piccoli) a Como.
Arrivederci al prossimo ...puntino luminoso! :)
Grazie Cì, conoscevo questa figura, purtroppo conosciuta solo dopo che è nato Deddè e dopo che avevo passato momenti intensissimi di solitudine emotiva e fisica. Purtroppo non conosciuta di persona ma solo tramite un articolo. Grazie per la divulgazione e l'approfondimento :)
RispondiEliminaGrazie Stars. anche per me sarebbe stato utile saperne di più prima... per questo ho deciso di pubblicare questo post, è bene che certe infos girino :) e come dice Alli: dobbiamo contribuire a diffondere un concetto di nascita più attento all'ascolto dei bisogni delle madri.
EliminaSe non sbaglio, in Francia la doula è fornita gratuitamente dal SSN. Qui negli Usa invece costa carissima, naturalmente.
RispondiEliminaPerò in USA è nata e probabilmente esercita ancora - ed è attivissima sui social - Ina May Gasking (una ostetrica mito!!! unico caso di donna ad avere una manovra ostetrica che porta il suo nome... )
EliminaLì si paga tutto ma se vuoi hai il servizio che desideri. Qui a prescindere dal pagare o meno spesso non accedi nemmeno alle informazioni basilari sui tuoi diritti! Cosa che ti può far scegliere male. In Francia per queste cose è come il Paradiso, chiederò ad un'amica expat che ci vive...