venerdì 2 marzo 2012

Libri: per favore, grazie

Cari amici del Venerdì del libro,
oggi voglio parlarvi di un libro che è difficilmente classificabile: è un libro illustrato, ma non  indirizzato esclusivamente ai bambini, comunica in modo forte con le immagini e scrive del limite delle parole.
L'argomento è importante, emozioni e bisogni e come diamo loro voce, però non viene approfondito e indagato in modo puntuale come fanno altri testi di questo editore, perchè il messaggio punta sull'immediatezza, su una comunicazione che si articola su più livelli di lettura.


Per favore, grazie.
Di Vilma Costetti
Illustrazioni di Stefania Garuti
Collana: ABC di Esserci
Edizioni Esserci
ISBN: 88-87178-27-5

Cosa si cela dietro un per favore?
Un mondo intero di emozioni* e bisogni*!

Le parole però spesso esprimono il risultato di elaborati processi intellettivi, che filtrano e restituiscono qualcosa di diverso da cosa proviamo davvero prima di formularle. Più spesso dalle nostre bocche escono giudizi, analisi, critiche, se non insulti! Quando riusciamo a recuperare la nostra capacità autentica di esprimerci in modo naturale, come fanno per esempio i neonati, comunicare diventa più semplice e soprattutto efficace.


Grazie allora esprime e sintetizza la condivisione di emozioni positive, l'espressione della gioia che il soddisfacimento dei nostri bisogni provoca.

Non sarà troppa questa sintesi? Una sola piccola parola per esprimere gioia, emozione, stupore, felicità, meraviglia e un'intera gamma di emozioni possibili?

La CNV ci può aiutare ad imparare alcune strategie per essere meno criptici, può insegnarci a rientrare in contatto con le nostre emozioni autentiche ed anche imparare ad esprimerle senza mediazioni. In anni in cui il decluttering sembra una parola d'ordine, possiamo eliminare cosa ci impedisce di dar voce a quanto vive in noi.

Le illustrazioni sono molto belle ed espressive. Descrivono il linguaggio del corpo e focalizzano una carrellata di stati d'animo che ci aiuteranno a seguire lo sviluppo della tesi per tutto il libro, a fissare alcuni concetti.

E' un libro che ogni volta risfoglio trovando uno spunto interessante, è quasi un bigino di comunicazione nonviolenta, o almeno lo è per me: un ripasso di concetti che ogni tanto è bene rinfrescare perché attraverso le immagini immedesimarsi è più immediato.

Ieri l'ho risfogliato con la mia bimba in braccio, dopo averlo letto abbiamo fatto "il gioco dei sentimenti": a turno ci siamo messe a simulare espressioni, fare facce allegre, tristi, stupite, arrabbiate, e così via, parlando anche di come ci si sente in ognuno dei casi. Quando è venuta la nonna a trovarci ha voluto replicare, questo mi ha fatto molto piacere: penso sia molto importante arrivare alla consapevolezza dei nostri sentimenti, e di quanto vari possano esssere, ogni occasione è buona per parlarne e porre attenzione sull'argomento. Soprattutto è una sorta di "memo" per noi adulti.


Qualche post fa mi sono soffermata e ci siamo poi confrontate nei commenti sul valore e opportunità di usare le lodi con i bambini. Pur convenendo che di fondo una lode non sia altro che un giudizio mascherato, che sposta pericolosamente l'attenzione dal valore dell'esperienza, dal processo, al risultato, scegliere di non lodare, ci si chiedeva, non rischia di irrigidire il rapporto? Così facendo, non si rischia di perdere occasioni per rinforzare l'autostima dei bambini, specialmente quando ci troviamo a dover "contrastare" input molto giudicanti che vengono dall'esterno che creano blocchi al bambino? Qualcuno ha anche espresso perplessità sul trattenersi, cosa che può sicuramente minare l'autenticità dello scambio.

Jessica qualche giorno fa ricordava che al di là di cosa si dica a parole, è importante tener presente che la comunicazione viaggia su tanti piani diversi e utilizza più linguaggi. Inoltre proprio il nostro modo di porci, e ogni nostro comportamento è costantemente oggetto di osservazione e viene usato come filtro per la realtà dai nostri bambini.

Tutte queste osservazioni e i dubbi legittimi e importanti, perchè esprimono l'urgenza in noi di essere genitori affettuosi, empatici e corretti, secondo me trovano sintesi e risposta nella citazione che chiude il libro che vi ho presentato:
"Gli esseri umani dicono sempre e solo due cose: per favore e grazie"
Marshall B. Rosenberg
Non è assolutamente mai giusto censurare le nostre emozioni, si tratta solo di imparare ad esprimerle in una forma diversa: non giudizi, non lodi, ma condivisione dei sentimenti che proviamo, a partire dalla gratitudine.
Condividere le nostre emozioni è sempre un dono importante che offriamo agli altri, se lo facciamo con i nostri bambini diamo loro un esempio, un modello di riferimento, e sarà anche occasione per rinforzare il legame con loro e implicitamente la loro autostima.

Mi rendo conto che tutto questo può non essere immediato da capire, e ci si può chiedere come si applichi poi nella pratica, soprattutto per chi sente parlare per la prima volta di comunicazione nonviolenta, o per chi si sta avvicinando a piccoli passi e deve ancora metabolizzare. Vi rimando ai link presenti in questo e negli altri miei post sulla CNV e se altre di voi vorranno continuare a parlare di questi temi, sarà un piacere confrontarsi ancora. Vi dico già ora ...grazie! :)

* Vi ho linkato due pagine meravigliose piene di vita, come dicono gli autori dei testi di CNV. Le trovo molto terapeutiche quando qualcosa di importante si agita in me e ha bisogno di una "forma" per uscire allo scoperto e avere voce. Per chi non è a suo agio con l'inglese, sono presenti nella versione italiana di Le parole sono finestre [oppure muri]. Per chi desiderasse invece conoscere le collane di CNV per bimbi, ne ho parlato qui.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quello di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii 
 

44 commenti:

  1. Ciao Cì, grazie per la citazione e per questa bellissima sintesi.

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    1. Grazie a te! E' bello poter portare avanti una discussione che si articola nel tempo e su più blog, con tanti punti di vista interessanti ad arricchirla. A presto.

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  2. Come sempre le tue riflessioni aprono mondi in cui la discussione si sviluppa come processo, senza portare risposte e certezze assolute. Riprendere il significato originario di parole che si possono essere perse, pensare altri linguaggi. E si ritorna sempre alla nostra benedizione/maledizione umana, di saper aggiungere parole alle cose. Molto bello, Cì. E ora vado a vedermi i link! Grazie.

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    1. Grazie cara 'povna mi fai un grande complimento, è uno dei miei obiettivi lasciare questi grandi dubbi che abbiamo un po' tutti aperti al dialogo e a contemplare più opzioni quando scelgo di dire la mia. Sulle parole hai proprio ragione, ma ci possiamo lavorare, a volte sono alleate e come dice Rosenberg diventano finestre. Mi dirai, se ti va, che ne pensi. A presto.

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  3. si si avevi ragione. ora mi vado a vedere anche il dibattito al post, me lo ero perso

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  4. Che bel suggerimento cara Cì! In un primo momento avevo capito fosse un manuale di etichetta... si vede proprio che ho i neuroni bruciati, torno a rileggere il post da capo!

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    1. C'è più di una persona che l'ha pensato, sai? :) A presto, grazie del commento.

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  5. Cara Cì, sei uno di quei tasselli fondamentali per la mia evoluzione... ;)
    Mi sono avvicinata da poco alla CNV e devo dire che non è facile masticare questi concetti, sebbene riconosca il loro incredibile valore, figuriamoci digerirli! Ma tu mi sei di grande aiuto e, soprattutto, mi piace quello che scrivi e come lo scrivi!
    Pregusto già l'argomento del prossimo post!
    Ciao
    Loretta

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    1. Quanti complimenti, grazie! :) Sono molto contenta se posso condividere gli spunti che per me sono stati preziosi, la CNV per me è stata un tassello rivoluzionario, tutt'ora molto importante, però come dici tu va metabolizzata. Per me (anzi noi, ci ho portato anche il marito) i seminari sono stati molto rivelatori. Io che amo i libri finchè non ho potuto applicarmici dal vivo e intensivamente non ne avevo capito fino in fondo le immense potenzialità.
      A presto!

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  6. Vima Costetti! Chi ha avuto a che fare con Rosenberg e il linguaggio giraffa prima o poi incontra anche lei...

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    1. Anche tu hai fatto un seminario con lei? :)
      ciao!

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    1. ...Un mondo che è già in noi :)
      Dimmi che ne pensi, se ti va, se approfondirai.
      Grazie a te, a presto!

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  9. Sono sempre molto sintetica, non amo scrivere fiumi di parole per cui dal mio punto di vista ti dico che la sintesi è perfetta, si, basta una piccola parola per esprimere una valanga di sentimenti, basta solo pronunciarle bene. Grazie.

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    1. Il senso della tesi è che spesso la sintesi, intensa non tanto in termini di parole, ma in termini di espressioni di sentimenti, raffredda i significati sottostanti. Forse sono stata troppo sintetica io, stranamente (non ho questo dono). Comunque ho capito perfettamente cosa intendi. Ciao!

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  10. Grazie a te mi sto inoltrando nell'approfondimento della CNV, credo che per me e mio figlio sia l'inizio di nuove riflessioni. A noi tutto quello che parla di emozioni serve più del pane.

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    1. Cara Marzia credo la CNV possa fornirvi tanti strumenti nuovi e preziosi, soprattutto molto concreti, da sperimentare strada facendo. Un abbraccio, grazie per esser passata.

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  11. Bello! Ho affrontato il tema con i miei bambini da poco e questo libro fa proprio al caso nostro.

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    1. :) Spero vi piacerà, se ti va fammi sapere. A presto!

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  12. Mi ricordo bene i tuoi post sulla cnv. Già allora avevo notato che nelle nostre biblioteche di fiducia non era presente alcuno dei libri citati e oggi ho ricontrollato e nessun acquisto è stato fatto. Compilerò il modulo di proposta di acquisto e incrocerò le dita affinchè lo comprino presto, il tema è troppo importante per non avere neanche un volume che lo affronti.

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    1. Già, ogni biblioteca dovrebbe avere almeno "Le parole sono finestre, oppure muri". Ho sempre creduto che suggerire certi libri sia un'azione di volontariato attivo per il bene della comunità, questi entrano nel novero. Grazie! :)

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  13. cara Cì, da te non si può mai passare a dare una semplice occhiata...specie di venerdì!!
    Insomma, hai sempre una tematica bella e importante da affrontare, uno spunto di riflessione da proporre....GRAZIE :-) e lo dico proprio "sintetizzando la condivisione di emozioni positive"!!!
    E sai che con la mia monella spesso anche io gioco a "fare le faccine"? Lei ama fare la faccina triste che poi però diventa allegra se la mamma le fa una coccola ;-)

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    1. Grazie Maris, sei sempre molto gentile, mi riempi di gioia e anche di imbarazzo! ;) Sono molto contenta come dicevo prima di poter condividere i miei libri del cuore, ogni settimana ho anche tutti i vostri in dono, è un arricchimento continuo, siamo fortunatissime ad esser finite nel VdL di Paola! :)
      La tua piccolina deve essere un tesoro, un bacino a lei e un abbraccio a te! A presto e grazie! :)

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  14. Sempre interessanti gli spunti di riflessione che ci proponi. Noi abbiamo affrontato con diversi libri il discorso delle emozioni ma poi ho notato che è la pratica che insegna molto di più. Voglio dire che è inutile usare libri se poi non si riesce a dare un buon esempio ai nostri bimbi esternando noi per primi le nostre emozioni di genitori ma anche di semplici persone che si rapportano con loro. Giustissimo l'uso di testi così interessanti ma solo se a ciò consegue una certa pratica.... insomma, noi grandi dobbiamo metterci in gioco per primi, credo!

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    1. Cara Stefania hai ragione, letture, riflessioni e poi azioni, se no resta tutto nella nostra testa e si ferma lì, ma solo per un po' e poi è come se nemmeno ci fose passato. Sono d'accordissimo anche sul mettersi in gioco e dare il buon esempio, ho sempre creduto che l'esempio sia lo strumento educativo più forte che abbiamo a disposizione. Cerco di tenere a mente sempre che mia figlia mi guarda, mi osserva, mi ascolta, mi "sente". Soprattutto provo a applicare la CNV nel quotidiano. A volte ho bisogno di "ripassare", per questo ogni tanto ve ne riscrivo: repetita iuvant (almeno a me!). ciao!

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  15. Ciao, interessante il tuo blog, vedo che anche tu recensisci i libri! Ti seguirò!

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  16. Grazie Cì, è sempre un piacere leggere le tue recensioni su temi che mi stanno molto a cuore, ma che come sai giudico per quanto mi riguarda parzialmente irrisolti. La prima parte del tuo post mi ha fatto tornare in mente anche il linguaggio personale di cui parla Juul, la libera, rispettosa, diretta ed inequivocabile espressione dei propri bisogni, con cui tanti di noi per cultura ed educazione hanno difficoltà a familiarizzare. Come osservavi tu, e qualche giorno fa, ma anche in questo VdL Jessica, la comunicazione passa su più livelli, e viene veicolata da strumenti anche diversi dal linguaggio verbale, forse tra queste righe e considerazioni riuscirò a trovare la soluzione all'annosa questione delle lodi?

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    1. ...o forse scoprirai che va già benissimo quello che fai, perchè semplicemente segui il tuo istinto e il tuo cuore, libera da pregiudizi ed eventuali input anti attaccamento? :-)

      Juul è un'autore che mi è molto piaciuto, ma voglio rileggerlo ancora perchè l'ho approfondito meno di quanto avrei voluto.
      Alla fine penso che in molti ci diano input importanti, ma poi le somme le tiriamo da sole, nelle nostre case, con i nostri vissuti alle spalle e tutto va calato e assimilato e fatto vivere.

      Al solito si procederà per tentativi ed errori, ma con ben chiaro dove vogliamo arrivare. Ciao compagna di scalate! :)

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  17. Passi da me? Ho un pensierino per te... http://mamminafortunata.blogspot.com/2012/03/sono-lusingata-e-anche-un-po-commossa.html
    Loretta

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  18. Ci...capperi..fantastica presentazione.mi segno pure questo...grazie mia musa!

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    1. eh eh, questi libri sono così belli che non si possono tenere solo per se'! Mi riempe di gioia sapere che il mio piccolo blog possa diventare una microvetrina per farli conoscere, passiamo parola! :)
      Grazie a te, a presto!
      (sono un po' indietro con il giro dei VdL, ma arrivo da tutte, piano piano...)

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  19. grazie Ci, i tuoi libri sono sempre illuminanti!!!!segno anche questo...grazie per i tuoi preziosi consigli!!!

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    1. Grazie anche a te, vedi commento precendete :)

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  20. Segnato ed evidenziato!
    Il libro sembra molto bello cosi' come le riflessioni che fai e che leggo nei commenti.
    Ho approfondito nel tempo la CNV: un argomento non facile da metabolizzare. Tanto tempo fa ho seguito laboratori ed un percorso abbastanza lungo che mi ha lasciato molto, anche se ritengo che la CNV deve essere "vissuta" giornalmente, cosa che non è per nulla facile. Mi hai fatto venire voglia di riprendere in mano appunti e libri.
    Grazie!

    Un bacione
    Paola

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    1. Grazie Paola!
      Hai ragione, per questo ho scritto che ogni tanto mi serve un ripasso e anche io a volte sfoglio gli appunti dei seminari che ho seguito, così poi ho più freschi i concetti guida e questo mi aiuta quando è difficile essere CNV perchè sei stanco, stressato, si è malati, con tutte le microtensioni della vita quotidiana che conosciamo tutti! :)

      Non avevo dubbi che tu conoscessi la CNV. Sarei curiosa di chiederti del tuo percorso, più che altro di sapere se in Italia o in USA, ma un giorno magari ne parlerai, sarebbe molto interessante...

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  21. Ciao Ci'. Letto e capito il post dovrei scriverti solo "Grazie!".

    Veramente interessante la CNV. Ho cominciato a leggere i tuoi post sull'argomento quando me li hai segnalati con un commento ad un mio post (commento che i ha fatto molro piacere, davvero!).
    Non è facile, non basta leggere e applicare. Approfondirò e cercherò di applicare.
    Tra l'altro è un periodo di "provocazioni familiari": dopo la ragazza in affido (che ha provocato, provocato, provocato....) ora è il turno di mio figlio che si muove come un funambolo maldestro tra infanzia e preado.

    A presto!

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    1. E' vero, non è facile, specie con bambini e ragazzi in casa di quelle fasce d'età così delicate (un affido poi...). Perchè non cerchi se c'è un seminario dalle tue parti? Anche solo quello di poche ore sulla rabbia.
      Grazie di essere passata e un abbraccio solidale, anche se posso solo immaginare l'impegno e la fatica che tu ci metta. ciao!

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  22. Interessantissimo, grazie. Leggerò, ne ho proprio bisogno, io, di impratichirmi su come comunicare in modo più efficace quello che sento dentro, la mia assemblea interiore sempre in lotta, come chiamo io il mio caos. Ho letto anche il post su Le parole sono finestre... Grazie!

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    1. Ciao Ylenia, prova a scorrere i link con l'elenco di sentimenti e bisogni che ho messo nel post, vedrai che effetto rasserenante quando i turbini di emozioni girano vorticosi... a presto! :)

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  23. Sai Cì che questo libro l'ho preso in biblioteca e dopo averlo letto due volte l'ho anche restituito? mi è sembrato molto, troppo impostato, non so esprimerti bene cosa non mi sia piaciuto ma non mi ha coinvolto molto ... ma tu davvero lo leggi assieme alla tua bimba?
    mah, forse non c'ho capito davvero niente ... ed è meglio se lo riprendo in mano ... ;-)

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    1. Ciao Smile,
      mi fa molto piacere il tuo commento.
      Questo è un libro un po' particolare.
      Quando l'ho preso ero entusiasta della CNV (ero a un seminario) e ho comprato più titoli pensando a regali a amici e parenti, a casa l'ho sfogliato e ho pensato "no, non lo posso regalare alla persona per cui l'ho preso" e l'ho parcheggiato. Poi è passato del tempo e io ho "maturato" di più la CNV che stavo in quel momento approcciando. L'ho ripreso in mano e alcune cose mi sembravano così chiare, eppure poco prima mi sembravano "fredde". Secondo me non è un libro per chi sente parlare di CNV la prima volta, io personalmente troverei difficile cogliere il messaggio "immenso" che la CNV può veicolare, ma proprio un "bigino". C'è tutto, in fondo, ma deve già essere tuo. Non so se sono riuscita a spiegarmi.

      Lo leggiamo insieme in modo "visivo". Io leggo in silenzio e lei segue le immagini, alcune frasi le leggo ad alta voce, altre no; penso che i piani di lettura siano quasi slegati, probabilmente apposta.

      Alcuni libri di CNV a me han fatto questo effetto: di primo acchito non li ho compresi in pieno, col tempo rileggerli mi ha fatto fare riflessioni diverse. E alcuni mi piacciono più o meno di altri.

      L'entusiamo per la CNV è arrivato per gradi e solo dopo i seminari ho capito bene che potenziale poteva avere, perchè è qualcosa che va visto "in azione".

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  24. Grazie Ci, ti sei spiegata benissimo!
    effettivamente, leggendolo, ho avuto la sensazione di non essere ancora pronta per quella lettura, non sapendola apprezzare e coglierne appieno il messaggio. ora sto leggendo "crescere i bambini con la CNV" ma anche per questo libro, che comunque è più comprensibile, ho l'impressione che mi manchi molto più che un tassello per avere una piena comprensione.
    credo anch'io che la CNV vada vista in azione, perchè a leggerle tante cose sono interessanti e posso essere d'accordissimo ma metterle in pratica durante un capriccio infinito ... beh ecco è più difficile.
    non so se avrò mai occasione di partecipare a seminari sul tema comunque la CNV mi affascina molto e non mi arrendo qui! ;-)

    Grazie ancora!
    Cinzia

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