sabato 31 dicembre 2011

Caro dicembre....

No, non ce la faccio a fare un bilancio del 2011, mi girerebbe la testa per le tante cose successe e non sono sicura di volervi tediare con un lungo post di "fatti miei" ;-) però posso salutare l'ultimo mese dell'anno che è davvero volato e - EVVIVA! - ha significato la fine dei lavori di ristrutturazione di casa mia. Ora il mio "ex ufficio" non esiste più (abbandonata la vecchia professione quando ho capito che era inconciliabile col tipo di mamma che volgio essere e un marito spesso in trasferta, ad oggi per fare le mie sporadiche collaborazioni e decidere che voglio fare da grande mi basta lo spazio per stare seduta col portatile in grembo), eSSe ha una sua stanza tutta sua, coloratissima, sullo stesso piano della nostra, la zona giorno, con una bellissima cucina nuova, è migrata al piano sopra (il mio ex ufficio, nonchè salone delle feste, di tutto di più) e la mia auto da ieri è di nuovo in garage (prima rifugium pecatorum di ogni scatolone orfano, vecchi mobili, cose in attesa di esser collocate, di tutto di più)! Ad essere onesti non è proprio finita, c'è ancora un sacco di roba in giro, i mobilieri dovranno tornare per farmi nuovi ripiani per il super mobile su misura che ha nel suo cuore una grande libreria (parliamo di una parete alta di una mansarda, eppure, l'ho già riempita!), ma il grosso è fatto. Ancora ieri ero nel grande magazzino svedese a prendere dei contenitori: casa mia non si libererà MAI delle scatole, ora lo so, faccio pace con l'idea e le compro carine e funzionali, che almeno siano ben nascoste e ordinate, nella vita bisogna essere pratici. Anzi ci ho preso gusto: mi sono abituata ad avere scatole anche negli armadi e queste sono per quelli della cameretta nuova di eSSe, però mi sembra un lavoro eterno...

Un tempo adoravo andare all'Ikea, ora la vedo quasi con gli stessi occhi di mio marito "ANCORA???? NOOOOOOOOO!!!!!" E... non è l'ultimo giro, ma dal prossimo mi riprometto di fare la turista ;-) e vederlo come una gita per quandofuoripiove e ti ritrovi sulla strada un posto dove puoi avere un caffè caldo a scrocco ;-)
Scusate ho divagato, torniamo al mese che stiamo per salutare.

In dicembre eSSe compie gli anni, il 20 per la precisione.


venerdì 30 dicembre 2011

Libri... elettronici e svuotacervello

Paola credo sia in vacanza, ma io non abbandono l'abitudine di parlare di libri al venerdì.
Di solito feste significa ferie del consorte (ovvero condivisione delle incombenze genitoriali per cui è tollerabile essere rimbambiti il giorno dopo perchè hai passato la notte a leggere) e tempo di letture, ma quest'anno con le tante cose da fare in casa, il susseguirsi frenetico degli impegni, la coincidenza di più feste e varie ed eventuali, compresi malanni di stagione non è sempre andata così, alla sera crollavo stecchita! In questi ultimissimi giorni ho un po' recuperato e ho in lettura ben 3 libri, e-book per la precisione, un po' perchè dopo aver portato da un piano all'altro centinaia di volumi non me la sentivo di avvicinare la scatola di libri che mi sono autoregalata per Natale o alla libreria nuova appena riempita per scegliere cosa leggere, un po' perchè una notte mio marito è stato via in modo imprevisto e aspettando sue notizie finito di leggere le news on line mi son trovata con degli inviti a visionare delle anteprime e ricordata di un dono che mi aveva fatto un'amica.

Ho letto abbastanza di ognuno per darvi un primo feed back. Capirete che due sono simili tra loro perchè gli autori hanno alcune cose in comune (ma sono diversi a mio parere ed è riduttivo accostarli), uno di tutt'altro genere (e classe), due scritti da uomini, giovani, uno da una vera signora, d'altri tempi.

Ve li presento in ordine di apparizione sul mio ipod.

Il primo è "Ci si mette una vita" di Federico Russo, un deejay che a volte ascolto e che mi ha sempre dato l'impressione - confermata - di essere una persona con qualcosa da raccontare - e la capacità di farlo -, un mondo emotivo profondo da condividere.

Due recensioni: una di pancia (perchè in un libro in fondo ci leggi cosa vuoi e ti piace - o meno - per quello che ti evoca) e una di testa. La mia fino ad oggi è che è ben scritto, coinvolgente, non banale.

Ho letto per ora solo le 50 pagine in "anteprima gratuita", ma mi sono già fatta un'idea. E' una storia contemporanea, di buoni sentimenti e di vita vera: a volte perdi il filo delle esistenze delle persone che ami, perdi la quotidianeità, preso dal vortice della vita che scorre veloce e che ti porta lontano dagli affetti, ma quando qualcosa di importante, in questo caso tragico, accade hai pochi dubbi su dove vuoi essere e su cosa fare.  Quel che ho letto, e la storia in se', mi è piaciuta perchè mi ci sono subito immedesimata, anche io sono così: ci sono persone che per me contano più di tutto il resto e per cui mollerei tutto. Mi è piaciuto lo stile, immediato, fresco, metropolitano, mi è piaciuto come la storia è costruita, sono molto curiosa di finirlo, promette di essere un bel libro e le recensioni dicono che i capitoli migliori sono gli ultimi e il finale non scontato. E un esordio nella collana "Stile libero" lascia intendere che Federico Russo sia stato giudicato promettente anche da chi lo ha pubblicato.

Appena finisco gli altri due e smaltisco un po' degli altri libri che ho messo in attesa lo leggerò sicuramente.

Il secondo libro è Lui e Noi di Brunella Gasperini, di cui la mia amica Lucilla, con un emozionante guest post, che ha convinto anche me a leggerla, vi ha già raccontato qualcosa.
Per esempio che "il suo segreto, quello che la fa amare così profondamente, è proprio il saper portare nello scritto quel modo di pensare squisitamente femminile, quel vortice di pensieri emozioni ricordi gioie e dolori che contemporaneamente ci vengono in mente, quel saltare di ricordo in ricordo, volare di emozione in emozione, sospesi ad un sottile filo di umorismo che è spesso l’unico mezzo per non farci troppo male a vivere."

Avevi ragione amica cara, la pagine della tua Brunella mi hanno colpito, rapito, a volte stordito - in modo lieve e giocoso - per la confusione che mi sono immaginata di una casa che è quasi un porto di mare, come a volte è anche la mia... e ho quasi visto accanto a me i suoi amati animali (mi è mancata molto la mia gatta), o lei alla macchina da scrivere, a trascrivere pensieri ed emozioni, proprio come dicevi tu, proprio come a volte faccio anche io, anche se solo su un blog o per pochi amici. Sarebbe limitativo però parlarvi di quanto per me sia stato immediato e piacevole immedesimarmi con questa donna così interessante, perchè lei era sicuramente una persona unica e leggerla è molto più che tuffarsi nella sua esistenza ricca di emozioni ed eventi. Brunella racconta con vivacità e un lessico curato e familiare la società del suo tempo e come le donne siano cambiate in quegli anni, diventando protagoniste consapevoli, crescendo. Abbiamo modo di fare un tuffo nel passato che è stato forse delle noste nonne e capire molte cose. Brunella strappa soprattutto un sorriso complice e affettoso quando la leggi e vedi con i suoi occhi quello che ha vissuto, soprattutto sentimenti intensi e consapevoli, sentimenti compiuti e maturi, pronti per essere condivisi. E' una lettura che come ha fatto Lucilla vi consiglio, io la finirò presto e so che non potrà che piacermi ancora di più, pagina dopo pagina.

In coda alla sua recensione un link che vi permetterà di scaricare gratuitamente gli ebook dei testi fuori catalogo, con la bibliografia completa per reperire o acquistare tutti gli altri.

Grazie per avermela fatta conoscere, Lucilla, leggerò altro di suo.

Il terzo e ultimo libro è di Fabio Volo, Il giorno in più.

Forse dovrei dedicare un venerdì unicamente a Volo e ai suoi libri, che amo e odio (come le versioni di Catullo quasi...), lo voglio dire con onestà.
Di questo sono poco oltre la metà, le pagine ti tengono incollato, hai voglia di sapere come finisce, lo saprò presto.

Ho trovato molto belli i primi capitoli, quelli in anteprima gratuita, interrotta sapientemente al momento giusto, la storia mi è sembrata interessante, mi ha convinto a comprare il resto dell'ebook di impulso. Poi sono arrivati dei capitoli un po' lenti, quelli sul rapporto doloroso del protagonista con la famiglia, e non del tutto compiuti, secondo me (ma li ho letti con la lente dei miei studi e letture degli ultmi anni e questo non vuole essere di certo un saggio di psicologia), non mi hanno convinta al 100%, ma ho visto la ricerca, la preparazione seria e probabilmente gli echi di un percorso personale dell'autore, che ha sicuramente molto letto e studiato. E poi, poi si entra nel vivo della storia il romanzo ti rapisce e inizi a vivere insieme ai protagonisti delle pagine, ti immedesimi, ti emozioni, prendi anche distanza, ti fai delle domande: e se anche io mi fossi trovata in una situazione così? Cosa avrei fatto?

Amo di Fabio Volo questo: ti accompagna nel mondo dei suoi personaggi e li descrive così bene che puoi vivere con loro la storia. E' molto bravo in questo. Odio, a volte, questi mondi che descrivono abissi di solitudine e di insicurezze che tutti in modo diverso abbiamo provato. Mi sento a disagio in certe situazioni tipiche della mia generazione, in cui mi immedesimo anche troppo, anche quando non le ho vissute direttamente io, ma magari qualche amico. Forse è solo che mi scontro con un genere che a volte mi mette di fronte a realtà che non mi piacciono, che vorrei diverse, vorrei guarite.
Non mi piace il modo di pensare degli uomini della mia generazione, e anche di molte donne.
Fabio è molto onesto, ci racconta una generazione con schiettezza, specialmente racconta gli uomini e i rapporti tra i due sessi oggi. Toglie ogni dubbio ai sospetti che avevamo già, dice in sostanza alle donne che non ci sono proprio più principi azzurri, nemmeno nei romanzi, e forse proprio nelle sue analisi c'è un seme di speranza: la consapevolezza porta lontani. Eppure a volte abbiamo proprio bisogno di sognare, non un uomo che non troveremo mai (o che il nostro diventi qualcosa che non è), ma che l'essere umano è in crescita. E in questo libro c'è il coraggio di seguire un'intuizione e la voglia di vivere emozioni nuove, prendendosi il rischio di sembrare ridicoli. Non so come finisce ma quel che ho letto fino ad ora mi intriga.

Ho provato ad analizzare il perchè certe pagine suscitano in me una reazione negativa, partendo proprio da una cosa che Fabio Volo ha detto alla radio più volte: quando punti il dito verso una persona, il tuo gesto spiega cosa si muove in te, quello che critichi è qualcosa che senti anche tuo e non ti piace, se osservi l'indice che punta verso qualcuno, noti che dall'altra parte ci sono tre dita puntate contro di te. E' davvero così.
Forse mi sento a disagio perchè vedo il lavoro da fare, come generazione, come società, come genitori, come esseri umani.

Ascolto Fabio alla radio quando riesco (tra l'altro Federico Russo l'ho conosciuto proprio perchè ha sostituito Volo quest'anno nei mesi in cui era impegnato nella promozione del film tratto proprio da questo libro) e anche se il 50% del programma non incontra i miei favori le letture di poesie (sentite questa come è bella - non inizia subito, pazientate qualche secondo, ne vale la pena -) e altro sono sempre interessanti e testimoniano che non sia le persona superficiale che il suo personaggio suggerisce, o che comunque sia un essere umano ricco di tante sfaccettature diverse. Avevo letto i suoi primi libri. Esco a fare due passi mi aveva colpito, ma il limite, dal mio punto di vista, di alcuni scrittori contemporanei è un verismo puntuale che a tratti mi infastidisce. Leggere che accade tra le lenzuola e nella testa dei personaggi senza quello spazio di mistero che ti lascia spazio di immaginare, come leggere parolacce è qualcosa che mi fa allontanare da uno scritto, che interrompe l'idillio della lettura. Leggere per me significa evasione, la volgarità, le parolacce in particolare, mi riportano tristemente ad una realtà che non mi piace, quella di chi esprime un disagio. Anche il libro di Federico Russo contiene qualche parolaccia, ma mi è parsa meno gratuita, anche se ho letto troppe poche pagine per giudicare.

Perchè mi infastidisce - e nel mio reale è lo stesso - ? Perchè quando arrivo a dire parolacce sono alterata, sono arrabbiata, sono piena di sentimenti che prendono una via breve e dolorosa per uscire, per me infatti rappresentano una sconfitta e un avvertimento, un chiedere ascolto per qualcosa che mi ha scosso e non ha ancora ricevuto l'attenzione che richiedeva.

Forse parrà un'esagerazione, per alcuni le parolacce sono semplici intercalari, ma se da adolescenti sono un rito di passaggio, da giovani sono un'abitudine consolidata, a 30, a 40 o, peggio, oltre, dovremmo esser consapevoli di cosa significa dire continuamente - che non è il "quando ci vuole!" o la goliardata... intendo CONTINUAMENTE! - parolacce, poca autostima, poca consapevolezza, a mio parere.

Ho divagato e vorrei approfondire meglio il tema, ma per oggi devo chiudere e mandare in linea o non avrò più modo di farlo più nella giornata odierna... 

Vi ho presentato libri ed autori molto diversi, l'accostamento non è casuale, in questi giorni ho voglia di cose diverse, evasione e approfondimento di cosa mi succede intorno, la tensione al bello (la scrittura di Brunella Gasperini è così matura, particolare e perfetta nel suo genere) tendere all'ideale, e poi immergermi nei percorsi dei miei coetanei, per questo leggo questi libri in parallelo...

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  

Approfitto per invitare tutti a partecipare al mio giveaway (c'è in palio un libro! o una sorpresa misteriosa se l'avete già letto) e a scaricare la Raccolta di Appuntamenti CreAttivi, un ottimo regalo last minute! E ricordate che il contest continua per tutto il periodo delle feste!


vieni a trovarci!

giovedì 29 dicembre 2011

Abiti per Barbie

Eccomi, ci sono anche io, anzi c'è anche il mio premio per i vincitori del Contest di Appuntamenti CreAttivi.
Sarà uno di questi due abiti da sera!





Sono abiti in seta turchese cangiante disegnati e cuciti da me, spero vi piacciano!

E come di consueto abbino un suggerimento solidale, volete dare concretezza al vostro impegno verso il prossimo?

Potreste contribuire alla raccolta fondi per acquistare i-pad per i bambini affetti da SMA, l' atrofia muscolare spinale, per permettere a questi bambini di comunicare meglio.
Questo prezioso (e purtroppo molto costoso) supporto tecnologico potrà permettere ad alcuni di loro di migliorare la qualità della vita.

Per saperne di più consultate il sito web Famiglie SMA:

Il tablet touchscreen è tra i più noti strumenti tecnologici che sembra essere stato creato apposta per i bambini affetti da SMA. In particolar modo i bambini con la forma primaria di SMA hanno pochissima forza a livello degli arti. Per questo motivo come associazione di riferimento per la SMA stiamo cercando di raccogliere fondi per l’acquisto di Ipad da donare alle famiglie con bambini affetti da SMA 1 che non hanno il privilegio di permettersi questo costoso “amico”.
Per le donazioni - anche simboliche, perché tante goccioline fanno oceani - cliccare qui


E per chi donerà un modo per ringraziarvi, la raccolta di tutti i lavoretti di Appuntamenti CreAttivi; se non l'avete ancora fatto potete scaricare la nostra collezione cliccando qui!


vieni a trovarci!


Dal 25 al 31 Dicembre potete donare anche tramite sms o chiamata al numero 45597





Tornando al contest, c'è ancora qualche giorno per partecipare, non mancate l'occasione per vincere questo e gli altri premi di Claudia e Monica.

mercoledì 28 dicembre 2011

Savona e il suo porto

...manca un solo quartiere all'appello, tra i più famosi.
Con un pensiero solidale agli abitanti della vicina Vado Ligure, chiudo il mio reportage savonese, dopo la tappa di ieri a testa in su, mostrandovi il porto, di cui vi avevo già accennato qui.



Nel porto, rinato dopo interventi controversi ma che sicuramente l'hanno valorizzato, è  bello perdersi, almeno per il turista. Ci si arriva da un bellissimo ponte levatoio in legno (che eSSe adora e a me fa un po' venire le vertigini perchè altissimo)


e si arriva in un quartiere dove antico e contemporaneo coesistono, questa per esempio, è la vecchia area della lavanderia pubblica, ben conservata tra palazzi di inizio secolo e grattacieli ultramoderni.



D'estate è un brulicare di gente che cena nei locali, o ascolta qualche concerto. So che quando sbarcano le grandi navi da crociera c'è un grande andirivieni - e anche qualche protesta perchè in genere la domenica in centro è tutto chiuso, ma si sa, i liguri son fatti a modo loro -.

E' lontano il tempo in cui si potevano osservare, almeno coi miei occhi di bambina, vecchie navi russe abbandonate (e che ci facevano lì? nessuno ha mai saputo spiegarmelo...). Ora è tutto ordinato, nuovo, lustro. 

Per un po' a me è parso un quartiere fantasma: svettavano due grandi torri, non si è mai capito bene se abitate o meno, se adibite ad uffici o... ? Salvo pochi balconi "vissuti" (adoro vedere la bicicletta sul balcone, è una cosa che ho imparato a notare a Nizza in Costa Azzurra), tutto sembrava sempre sigillato e tristemente disabitato. E poi è arrivato lui, questa nuova costruzione, fatta di tanti appartamenti, e questi sì, incredibilmente e improvvisamente pronti e in gran parte popolati. E' spesso così: non frequenti qualche mese una città e cambia tutto!




Le torri sono ancora quasi sempre spente ma in molti di questi balconi era un brillare di decorazioni natalizie.

Dal porto, soprattutto, si gode della più bella vista della città.
Eccola per salutarvi e augurarvi una buona serata.


Vi ricordo, nel caso non si fosse capito ;-) che




martedì 27 dicembre 2011

Savona: via Paleocapa a testa in sù

Già vi avevo raccontato delle meraviglie dei portici di via Paleocapa a Savona, oggi voglio fare di più: mostrarveli.
Buona visione ...a testa in su!















Non trovate anche voi che siano meravigliosi?
Ne sono ammirata ogni volta. L'ultima volta che ci sono stata, un paio di settimana fa, ho voluto fotografarli per condividerli qui sul blog.

Per questa notte è tutto, viaggio emotivo nello spazio, ma anche nel tempo, tra stili architettonici e luci delle feste.

Troppo veloce questo viaggio? Domani sera vi riporto a Savona e poi... alla scoperta di una nuova città!
Ho fatto dei dolci degni di esser pubblicati per il compleanno della mia eSSe, ma non è tempo di parlar di cibo, non ce la faccio nemmeno a scriverne! Camminiamo un po' che ci fa bene... :-)

venerdì 23 dicembre 2011

libri: pop up in tre lingue

Cari amici del Venerdì del libro,

oggi voglio parlarvi di tre libri per bambini (che però piaceranno tanto a - e faranno sognare - anche molti di voi adulti, ne sono sicura) davvero bellissimi, 3d, con progetti grafici molto elaborati e belle illustrazioni.
Se vi manca un regalo speciale saranno perfetti.

Il primo è uno dei regali che ho fatto alla mia eSSe per i suoi 4 anni, qualche giorno fa. Lo avevamo visto insieme in Francia e le era piaciuto tantissimo, io chiaramente l'ho comprato ;-) perchè aveva colpito tanto anche me e l'ho tenuto da parte proprio per questa occasione...

Si tratta di Le Magicien d'Oz dal racconto di Frank Baum, autrice dei testi Sabine Minssieux, illustratore Paul Hess

domenica 18 dicembre 2011

Compleblog e regalo

Carissimi lettori,

giusto un anno fa iniziava questa mia avventura sulla blogosfera: oggi è il mio compleblog!

Non avevo idea di dove questo esperimento mi avrebbe condotta, tutto è partito dall'esigenza di avere uno spazio tutto mio per fare quello che mi rilassa di più: scrivere, scrivere, scrivere... condividere e anche sperimentare, mettermi alla prova con esperienze nuove, e lavorare su di me per certi versi.

Oggi sono molto contenta di avere questo mio luogo / non luogo, che a volte è così reale anche se non tangibile da stupirmi.
Per aver potuto fissare e esperienze, emozioni, idee come desideravo, senza vincoli, senza scaletta, senza obiettivi particolari, per il solo piacere di farlo. E anche per le persone interessanti e di grande spessore umano che ho incontrato, per l'occasione di confronto e arricchimento che ogni commento sul mio blog mi ha dato, ma anche per i tanti post interessanti che ho letto sui vostri blog e le stimolanti discussioni e riflessioni che ne sono seguite.

Ci sarebbe molto altro da aggiungere, e in futuro ci tornerò, ma il tempo è tiranno in questi giorni, per ora voglio solo ringraziare per le manifestazioni di stima amicizia ed empatia sincera che ho avuto in questi mesi.

Non ho praticamente pubblicizzato Il mondo di Cì fino ad oggi, sia perchè prima volevo crescere io come blogger e arrivare ad offrire contenuti di qualità prima di presentarli ad altri, sia perchè curiosa di vedere che succede a lasciar crescere con le sue gambettine una blogcreatura, e nei mesi ho visto aumentare il numero dei followers (pochi ma buoni devo dire, tutti hanno blog profondi e così pieni di vita). La cosa di cui vado più fiera è che tranne un paio, sono, siete, tutte persone che un anno fa non conoscevo, quindi è per me un gran successo. Anche per i fan su facebook, esclusi alcuni amici cari che mi seguono, si tratta principalmente di persone estranee alle mie conoscenze precedenti e interessate a cosa scrivo: questo mi entusiasma e lusinga. 

Per ringraziare chi mi legge vorrei farvi un regalo, che deciderò a chi assegnare il 18 gennaio a mezzanotte.

Si tratta di un libro, uno di quelli che ho amato molto, "Le rondini di Kabul", di cui ho scovato un'altra copia nell'edizione più vecchia, oggi tesoro da Reminder, con la copertina dorata, le pagine spesse e caratteri ben distanziati e leggibili. Ne ho parlato qui. Ho scelto questo titolo perchè ha segnato l'inizio del mio interesse letterario per il Medio Oriente e perchè mi pare adatto a tutti: è un romanzo ma non è lunghissimo, è avvincente, commovente, in grado di smuovere molte emozioni e far riflettere su episodi di storia contemporanea poco approfonditi ma importanti, ha ormai qualche anno ma ha ancora un suo valore. L'autore è un uomo, anche se la scrittura sembra femminile perchè per non avere problemi si firmava col nome della moglie, forse per questo è piaciuto anche a mio marito.


Vi ho fatto venire voglia di leggerlo?
Se siete interessati: fatemelo sapere. E se vi va...

Condividete un mio post che vi è piaciuto (e indicatemi nel vostro commento quale avete scelto e perché, per favore): non importa sia l'ultimo, e non importa sia questo, deve avervi lasciato qualcosa, o avervi colpito, se qualcuno dei vostri contatti lo troverà ugualmente interessante passerà a trovarmi. Ovviamente questo potete farlo ogni volta: le segnalazioni dei miei contatti mi hanno portato su post molto interessanti e fatto allargare la mia blog-cerchia. 

Indicare anche, se vi va, il tipo di post che preferite tra ricette, recensioni di libri, racconti di viaggio, lavoretti, alto. Sono molto curiosa di sapere chi mi segue cosa trova di interessante in questo mio piccolo blog. :-) Grazie in anticipo a chi soddisferà questa mia curiosità.

Non vorrei che chi mi segue lo facesse solo per via del regalo che voglio fare ai miei lettori,  non c'è obbligo di diventare follower o di cliccare il "mi piace" della pagina su facebook, ma se siete siete lettori occasionali, o siete arrivati qui perchè qualcuno ha condiviso un mio link e vi è piaciuto cosa avete letto, mi farà piacere se diventerete miei lettori abituali: mi trovate su facebook, twitter, pinterest, Google plus, networked blog, aNobii e compagnia bella! ;-) cercate "ilmondodici"per restare aggiornati su quello che pubblico.

E se avete già letto quel libro?
Nessun problema, segnalatemelo, ho già in mente qualcosa... :-)
Chiunque partecipi e non sia interessato a quel libro potrà scegliere di concorrere per una "sorpresa misteriosa".

Grazie a tutti voi che mi leggete e commentate.


venerdì 16 dicembre 2011

Libri: La cucina color zafferano e cuori per tutti!

Cari amici del Venerdì del libro,
il libro di oggi mi si è ripresentato davanti, chiedendo con forza una vetrina.

La cucina color zafferano di Yasmin Crowther

In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all’esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono uno squarcio nell’apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d’origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell’ignaro marito inglese.
Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà. Dalla scheda sul sito dell'editore.

Un romanzo che tiene incollati alle pagine, che trasmette molte emozioni, che fa scaturire riflessioni amare sulla condizione della donna e sul rispetto dell'individualità ed integrità dei figli da parte dei genitori, su quanto pesi la famiglia nella facoltà di imparare a fare scelte, autonome possibilmente, e di come certe ferite restino profonde e irrisolte a lungo o a volte per sempre.
Un libro intenso che racconta storie di donne forti, volitive, profondamente diverse, cresciute in contesti culturali diversi e di un rapporto molto complesso tra una madre, che da figlia ha subìto violenze e ingiustizie, e una figlia in cerca di risposte e non solo.

Un libro che parla del desiderio mai sopito di essere e diventare le persone che si sogna, di vivere da donne libere, soprattutto di poter scegliere per il proprio futuro.

Molti hanno accostato questo libro a "Il cacciatore di aquiloni", ma se è vero che ci sono punti di contatto, qui, secondo me, si va ancora più in profondità. Sono due libri impegnativi, le storie forti, conivolgenti, complementari. L'uno non è alternativo all'altro come alcuni hanno scritto, anzi.


Questo libro mette a nudo realtà violente, dove la tradizione conta più dell'essere umano, dove i sentimenti e i desideri non contano, specialmente quelli di donne e bambini. Fatti che non appartengono solo al passato purtroppo, il racconto riguarda culture geograficamente lontane, ma più vicine a noi di quanto si creda a giudicare dai recenti fatti di cronaca.

E' stato il caso di cronaca della ragazza di Torino che ha inscenato un falso stupro per evitare la furia di genitori che le facevano fare un controllo ginecologico che accertasse la sua verginità, a farmi ricordare di questo libro. Le vicende hanno un triste punto di contatto: genitori per cui l'ubbidienza ha un valore più alto del rispetto, dell'integrità e dignità dell'essere umano. Da questo libro ho tratto la citazione misteriosa del quiz di ieri.

Spero con questo post di aver anche soddisfatto la curiosità di Lena :-)

Ad un testo così impegnativo e duro voglio accostare un libro lieve, anzi proprio morbido, tutto da toccare ed esplorare, adatto ai più piccoli. E' stato a lungo uno dei preferiti di eSSe:
Un cuore per te di Thomas Röhner, Emme Edizioni.

Un libro colorato, con morbidi cuscinetti a cuoricino che diventano finestrelle a forma di cuore e decrescono ad ogni pagina: ognuno verrà donato a una persona speciale. Formato 20 x 20 cm, pagine plastificate ma non spessissime, da leggere insieme ai più piccoli, perchè i disegni sono molto dolci e la storia ripetitiva, bello da sfogliare da soli quandi si è poco più grandi per contare i cuoricini, rilassante per i genitori: osservare come è bello donare cuoricini per ringraziare chi ci rende felici è rasserenante.

Buon fine settimana!

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  

Approfitto per invitare tutti a partecipare al contest di Appuntamenti CreAttivi, vi aspettiamo: il contest continua per tutto il periodo delle feste!


vieni a trovarci!

giovedì 15 dicembre 2011

Un libro mi disse, il quiz del giovedì

Il quiz di oggi estrapola una frase da un libro tristemente d'attualità, domani vi svelerò il perchè (chi l'ha letto ci arriverà da solo).
Pagina 56, frasi 4 e seguenti:

"Mia madre mi ha chiesto, senza guardarmi, come vanno le lezioni. Ho risposto che il trimestre è cominciato bene. Lei ha detto che presto non andrò più a scuola. Poi mi ha lasciata a bocca aperta chiedendo se ho pensato al matrimonio che mi ha proposto mio padre. Mi sono sentita mancare l'aria di colpo."


Domani nel Venerdì del Libro svelerò il titolo.

Le non regole, liberamente interpretabili:

Copia la tua citazione, indicativamente la quinta frase (se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, o se è troppo breve anche quella successiva) della pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore. Se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
Linkati qui nei commenti, se vuoi
Linka a questo post il tuo, se vuoi
Personalizza il gioco come vuoi
Gioca e divertiti!
Se ti piace diffondi!

Buona divertimento e buona lettura!




Gli altri quiz del giovedì sul mio blog

mercoledì 14 dicembre 2011

CreAttivamente Natale!

Ciao a tutti,
con questo breve post vorrei partecipare al contest delle feste di Appuntamenti Creattivi.


vieni a trovarci!



Ho pensato che Barbie e le sue amiche in questi giorni si incontrassero per farsi gli auguri e magari cenassero assieme, o facessero un aperitivo in qualche locale (lo so che sono vestite un po' troppo bon ton per non essere rimbalzate all'ingresso e che questo sembra più il setting di un tè tra zie attempate, ma ho avuto poco tempo e voglio lasciare a mia figlia, che non ha ancora 4 anni, un pizzico di romanticismo e creare un'amosfera pervasa di "lentezza" nei suoi giochi...)  :-)



Premessa: ho dei problemi tecnici e non sono sul mio computer, ma tornerò a sistemare le foto del post quando possibile...  

Ho realizzato vestiti o accessori rossi con una calzamaglia di eSSe dello scorso anno, un tavolino con un barattolo, sgabelli con i rotoli di carta igienica. Questi ultimi li ho sagomati usandone due per ogni sgabello, colorati con lo spray dorato, imbottiti con la retina degli agrumi.



Quest'ultima è servita anche per fare una tovaglia.
Le stoviglie invece sono piccole ghiande colorate sempre con lo spray dorate.



Si divertiranno le bamboline?
Noi ci siamo divertite :-) spero anche voi!

Con questo post voglio ricordarvi la raccolta di Famiglie SMA per donare un ipad a quei bimbi per cui potrebbe fare la differenza. Se vi è piaciuto questo post e vi fa piacere contribuire a questa nobile causa o semplicemente saperne di più:

Il tablet touchscreen è tra i più noti strumenti tecnologici che sembra essere stato creato apposta per i bambini affetti da SMA. In particolar modo i bambini con la forma primaria di SMA hanno pochissima forza a livello degli arti. Per questo motivo come associazione di riferimento per la SMA stiamo cercando di raccogliere fondi per l’acquisto di Ipad da donare alle famiglie con bambini affetti da SMA 1 che non hanno il privilegio di permettersi questo costoso “amico”.
Consulta anche il sito web Famiglie SMA
Per le donazioni, anche simboliche, cliccare qui

Alla prossima!




Tempo di feste (e tanti impegni)

Mai come quest'anno questi giorni sono frenetici e pienissimi.
Natale è alle porte, il compleanno di mia figlia il 20 (e il mio di mamma), persino il compleblog, il 18!
 
Soprattutto, la ristrutturazione della casa in cui abitiamo è alle battute finali, tra poco torneranno muratore e idraulico, sarà una giornata campale oggi (sarò praticamente senza bagno - e ne abbiamo uno solo! - perché per spostare i vecchi allacciamenti, rubinetto centrale e via dicendo, abbiamo dovuto fare lavori praticamente ovunque nella casa...), ma per un miracoloso allineamento dei pianeti una trasferta di A, mio marito, è saltata e - evento! - oggi lavorerà da casa. Appena finiscono imbiancheremo la cameretta nuova di eSSe, monteremo i mobili e ...per il suo compleanno sarà pronta (incrociate le dita, per favore, i tempi sono strettissimi)!

Non riesco a scrivere, non è solo questione di tempo, è che ho la testa e l'animo troppo pieni.
Oggi mi son svegliata alle 5 con un'idea e mi sono alzata per documentarmi per la torta di compleanno che ho in mente per eSSe e stamattina tra una commissione e l'altra andrò a prendere gli ingredienti. La veganizzazione di un dolce richiede sempre molte ricerche preliminari, soprattutto considerando che non mi posso permettere prove ed errori, e ho un progetto ambizioso in mente (ma anche un piano B :-) ). La prima pre-festa domenica con i nonni, poi si vedrà... il delirio pre-natalizio ha purtroppo per il momento posticipato a data da definirsi festine con gli amichetti perchè tutti hanno le feste della materna o altri impegni in questi giorni: è una bella fregatura nascere sotto Natale! Ricevi tutti i regali in un botto solo ed è complicatissimo organizzare i festeggiamenti ;-)

Dulcis in fundo ho alcune iniziative cui tengo e vorrei partecipare, appena asciuga e posso fotografarlo sarà on line il mio lavoretto per Appuntamenti CreAttivi, e il contest delle feste: vi aspettiamo, visto che il momento è molto intenso per tutti si potrà partecipare al contest natalizio fino all'epifania almeno!

 

vieni a trovarci!


E ho in mente una bella Simonetta per lo Strano Concorso ;-) anche se non so quando la partorirò :-)

E voglio anche partecipare al giveaway di mamma di fretta




possiamo aiutare i bimbi affetti da SMA a migliorare la qualità della loro vita con uno strumento per molti superfluo, ma non per loro:

Esistono nuovi mezzi informatici che possono permettere ai bambini inseriti in progetti di comunicazione aumentativa alternativa (CAA) o in programmi educativi prescolari di abbattere anche le difficoltà di movimento, fin ora superate grazie a particolari sensori. Il tablet touchscreen è tra i più noti strumenti tecnologici che sembra essere stato creato apposta per i bambini affetti da SMA. In particolar modo i bambini con la forma primaria di SMA hanno pochissima forza a livello degli arti. Per questo motivo come associazione di riferimento per la SMA stiamo cercando di raccogliere fondi per l’acquisto di Ipad da donare alle famiglie con bambini affetti da SMA 1 che non hanno il privilegio di permettersi questo costoso “amico”  

potete donare qui e sul sito di famiglie sma dove potete acquistare anche tanti bei gadget natalizi...

Basta?
No, per chiudere con questa foto partecipo al giveaway di Natale di Pane, amore e creatività, il premio che desidererei vincere è offerto da Kidorable.



Questo è il nostro albero di Natale: le decorazioni vengono da tutti i nostri viaggi e qualche fiera,  alcune ricevute in dono, in 11 anni ne abbiamo accumulate molte. Raccontano molto di noi e del nostro continuo spizzicare il mondo e fare nostro tutto quello che ci piace, quasi un ninestrone ;-) (ciao Nina!)
Sullo sfondo la mia immensa libreria nuova, vuota, ma spero nelle feste di poterla riempire come sogno da mesi...

Buona giornata a tutti voi!

venerdì 9 dicembre 2011

Libri: nel Paese degli Alberi di Natale

Cari amici del Venerdì del libro,
oggi voglio parlarvi di un classico senza tempo, e con un target molto ampio.

Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari
Illustrato da Bruno Munari (autori per cui non occorre presentazione, ho linkato sotto i loro nomi gli altri post che ho scritto menzionandoli).

Un libro di molte pagine, 138 nella mia edizione, diviso in due parti: la prima contiene una storia molto curiosa, la seconda una raccolta di "cose di quel Pianeta" come un Caledario molto particolare e belle filastrocche. Il tutto è impreziosito dalle illustrazioni di Munari (posso confessare senza stupirvi, ne sono sicura, che sono arrivata a questo libro cercando tra i tanti libri di Munari qualcosa per le feste). Illustrazioni minimaliste in questo caso, quasi sempre, ma ricche di significato, con didascalie molto puntuali ed efficaci (vedi quiz virale di ieri).

giovedì 8 dicembre 2011

Un libro mi disse... il quiz del giovedì

 Il quiz di oggi vi propone un assaggio di un libro che sto leggendo con eSSe, la mia piccolina (NB: non "a eSSe", ma insieme a lei ;-) )



Un libro senza età, come il suo target.

A pagina 56 c'è un'illustrazione, con una firma importante, che porta l'annotazione:
"VA BENE, COMPRO TUTTO"
si passa alla pagina 11, frase 5:

La prima volta che ho raccontato questa storia subito dopo la parola "trinocolo" un signore mi ha zittitto:
- Giovanotto cominciamo male.


Domani nel Venerdì del Libro svelerò il titolo.

Le non regole, liberamente interpretabili:

Copia la tua citazione, indicativamente la quinta frase (se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, o se è troppo breve anche quella successiva) della pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore. Se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
Linkati qui nei commenti, se vuoi
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Personalizza il gioco come vuoi
Gioca e divertiti!
Se ti piace diffondi!

Buona divertimento e buona lettura!




Gli altri quiz del giovedì sul mio blog

lunedì 5 dicembre 2011

Un inaspettato regalo del calendario dell'Avvento

Un po' per tradizione, un po' per le memorie piacevoli dell'infanzia, un po' per avere occasioni di giocare insieme, anche quest'anno campeggia in casa nostra un gigantesco calendario dell'Avvento (85 per 65 cm!).
E' il terzo anno ormai, mi piacque l'idea di poter proporre qualcosa di alternativo ai soliti cioccolatini e di poter creare qualcosa di autoprodotto. Di anno in anno abbiamo sempre riciclato la struttura dell'anno precedente, a volte aggiungendo, a volte recuperandone solo una parte, sempre "pasticciandoci" insieme.

Noterete dalla foto che è qualcosa di molto naif, fatto con materiali di recupero, seguendo anche gli spunti e le idee della piccola eSSe. C'è un po' di tutto: fiocchi di neve (ci piacevano troppo quei pezzi di polistirolo a "fiocco" che proteggono gli oggetti fragili negli imballi), stelle e pianeti disegnati col glitter o ritagliati dalle carte di Natale, nastri, palline colorate e taschine di carta crespa...


Quest'anno ho deciso di ridisegnare i numeri sopra le taschine, erano molto piccoli ora sono molto più chiari. In realtà mi era sfuggito il calendario di mente ed è stata eSSe a ricordarmelo (o meglio le nonne che sono arrivate con quelli classici col cioccolatino) e lo abbiamo ripescato al volo.

Ogni taschina contiene o un piccol dono o più spesso un bigliettino, in stile caccia al tesoro che dice dove trovare il dono (ad oggi abbiamo avuto: un palloncino da gonfiare, una busta di Tinti rosso, una decorazione di Natale, matite colorate, regalini piccoli, autoprodotti, riciclati, alternati a qualcosa di più corposo).

E il regalo del titolo?

eSSe è in grado di leggerli!
Non so se sia per i libri che abbiamo letto, o per le app montessoriane, fatto sta che è andata spedita verso i primi numeri, giorno per giorno.
Piccole soddisfazioni da mamma unschooler (questa etichetta non mi soddisfa, ma con essa vorrei intendere il nostro aver scelto, per tanti motivi, anche per il fatto che siamo via da casa di frequente, di non mandarla alla materna e di fare solo un homeshooling molto soft a casa, e lasciarle molto spazio per imparare e sperimentare, quasi montessorianamente).

Nei prossimi giorni sarò molto presa e poco collegata, il blog andrà in linea con post preprogrammati per le mie rubriche del giovedì e venerdì e ... vedremo se oggi riesco a finire altro! Tornerò con più regolarità dalla prossima settimana!

Buona giornata e buon ponte a chi lo fa.



venerdì 2 dicembre 2011

Libri: bianco e nero e colori

Cari amici del Venerdì del libro,
oggi voglio parlarvi di due libri illustrati per bambini, graficamente agli antipodi, destinati a fasce di età diverse, ognuno col suo carattere e fascino.

Il primo è il famosissimo bruco mai sazio di Eric Carle, che oggi vi presento in versione francese: lo abbiamo ricevuto in dono da una mia amica, essendo tra i preferiti della sua bimba.

La chenille qui fait des trous, di Eric Carle

Libro che si può acquistare in molte versioni e tantissime lingue, noi l'avevamo già in inglese in versione mignon, ma lo abbiamo anche letto in biblioteca nella versione di grande formato, dove le immagini coloratissime rendono al meglio.

Carle è uno dei grandi maestri dell'illustrazione per l'infanzia, uno dei miei sogni è andare nel suo museo di Boston.

La storia penso la conosciate tutti: un piccolo bruco, nato affamato, mangia una mela, due pere, tre prugne e così via. Mai sazio mangia mangia mangia un po' di tutto, fino a farsi venire mal di pancia e diventare grasso e grosso, si costruisce un bozzolo e riposa, l'indomani si risveglierà farfalla...

giovedì 1 dicembre 2011

Un libro mi disse, il quiz del giovedì


Oggi è il primo dicembre, XXIV giornata Mondiale per ricordare le vittime dell'AIDS, ma quanti ne parlano? E cosa ne sanno i giovanissimi?


Ai miei tempi c'era Lupo Alberto, c'erano le pubblicità con quel preoccupante alone colorato che distingueva i malati, c'erano le storielle terrorizzanti che giravano sui diari al liceo. Sapevi di dover sempre stare all'erta, che senza preservativo rischiavi grosso. La salute, o anche la vita. Pochi giorni fa si è commemorata la 20esima ricorrenza della morte di Freddy Mercury, ma quanti sconosciuti sono morti in questi anni? Quante persone comuni si sono infettate e sono oggi malate?


Se ne parla poco, si dimentica, come se il problema non ci fosse più...
Invece l'AIDS c'è ancora, ed è purtroppo più diffuso di quanto si creda e non riguarda categorie a rischio particolari.
In Italia si contano 165mila (!) persone viventi con AIDS / HIV e un sieropositivo su 4 non sa di esserlo finchè la malattia non si manifesta con violenza. E' vero ci sono meno morti, ma tra i giovanissimi il contagio è in aumento, perchè non si fanno campagne informative efficaci. Dati allarmanti. Parliamone, parlatene

Un libro pùò essere occasione per discuterne.



Il libro che oggi metto sotto il riflettore parla di AIDS e d'Amore. 

Pagina 56, frase 5 (e 6, per cotestualizzare meglio):


Più tardi, probabilmente dopo pranzo, affitterò un'automobile e quando Brett tornerà dal lavoro partiremo per Philadelphia. Passeremo la notte a casa dei genitori, così vedrò dove è cresciuto, e domattina ci avvieremo per il nostro week end campagnolo (abbiamo già prenotato per venerdì sera ma non per sabato).
Le non regole, liberamente interpretabili:

Copia la tua citazione, indicativamente la quinta frase (se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, o se è troppo breve anche quella successiva) della pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore. Se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
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Buona lettura!




Gli altri quiz del giovedì sul mio blog

Questa settimana potete giocare anche con Antonella di Attimi di Letizia

E per le amanti dei contest...

vieni a trovarci!

Oggi alle 12  su Appuntamenti CreAttivi tutti i dettagli! Partecipate numerosi!

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