venerdì 27 maggio 2011

Libri per bambini: Lionni sulle differenze

Differenze, amate / odiate differenze...

Tema caldo, a me caro, di cui riparlo volentieri in questa edizione dei Venerdi del libro, avendo notato con piacere che appassiona altri blogger e visitatori.

Finalmente posso scrivere di uno dei Grandissimi della letteratura per ragazzi: Leo Lionni, artista a tutto tondo, maestro nel descrivere ed esaltare le unicità, ma anche la tolleranza e la convivenza rispettosa, forse per l'esperienza personale di migrante (vedi link biografico sotto il nome) e osservatore del mondo.

Spesso questo autore ha affrontato il tema delle differenze, ma è impossibile parlandone non menzionare Piccolo blu e piccolo giallo, un  capolavoro a mio parere.

martedì 24 maggio 2011

Hummus in tre versioni

Di hmmus ho già parlato qui: una crema spalmabile di legumi ricca di proteine, perfetta per la merenda, come antipasto, per un pic nic...

 

Oggi voglio proporvi tre varianti, in un insieme perfetto per una cena in piedi fredda con gli amici, quando il finger food semplifica tutto, e di rapidissima preparazione, anche last minute!

venerdì 20 maggio 2011

Libri sulle famiglie e sulle differenze: the family book e altri

Per i Venerdi del libro, questa settimana voglio parlarvi di famiglie.
Famiglie che, indipendentemente dalla loro composizione, meritano rispetto.

Non avevo in programma di parlarvi di questo, ma ho scelto di farlo oggi dopo aver letto che la mozione antiomofobia si è nuovamente arenata, pur essendo ormai da anni in discussione in Parlamento e dell'ennesima reazione omofoba verso la pubblicità ikea e successivamente di eatitaly - se aprirete questo secondo link, anche a me piacerebbe sapere perchè altre pubblicità decisamente volgari, irrispettose della dignità dell'essere umano, non solo della donna, o persino in cui sia contenuto un chiaro incitamento alla violenza, invece non abbiano mai suscitato tanto clamore o proteste così accorate, anche quando esposte in prossimità di scuole, se non da parte di pochi anonimi! -.

Alcuni forse si sono distratti e non hanno colto la violenza che permea queste esternazioni, la profonda mancanza di rispetto dell'altro, chi le appoggia nega l'ipotesi che esistano modi di sentire ed essere diversi e ugualmente legittimi, indipendentemente dalla "famiglia ideale" che si ha in mente (la mia è un nucleo dove i componenti, compagni di viaggio per scelta e per destino, si amano e si rispettano, sempre).

La *famiglia del Mulino Bianco* non esiste, è un ideal tipo che non ha riscontro nel reale e che ha creato aspettative anche pericolose e probabilmente ha contribuito a creare frustrazioni, quando ogni rassicurante schema si sgretolava al primo problema concreto.
Ogni famiglia reale, invece, è un organismo vivo, unico, e in evoluzione, come la società, come i singoli individui.

Sono rattristata da cosa leggo dietro ad alcune reazioni forti che una foto che ritrae in una scena di vita normale ha scatenato, solo perchè i protagonisti sono mano nella mano e dello stesso sesso: c'è molta intolleranza nella nostra società, che discende da atteggiamenti di chiusura verso cosa è altro da se', appresi e riproposti. O è la paura che la felicità degli altri tolga qualcosa alla nostra? Perchè?
Da mamma sono preoccupata: vorrei una società aperta ed equilibrata, serena, senza tutte queste tensioni, senza paure immotivate, senza pregiudizi ed esclusioni di chi esce dagli schemi.

Affidiamoci ai libri e speriamo che il futuro ci riservi altri cambiamenti...

Ecco una carrellata di libri per coltivare rispetto e tolleranza delle differenze, per disarmare le paure e l'ignoranza.

The family book, di Todd Parr (ho già parlato di lui qui),
autore che come ho già detto mi piace tanto per la vivacità gioiosa dei suoi disegni ma anche per la capacità di trasmettere messaggi importanti e a volte delicati in modo molto diretto e sempre rassicurante.

martedì 17 maggio 2011

Sorbetti di frutta

Dessert perfetto per tutti: frutta e ... basta!
Solo un po' di fantasia...


...niente zucchero, niente colesterolo, niente grassi :-)
Semplice e buonissimo, adatto davvero a tutti.

lunedì 16 maggio 2011

Orzotto con asparagi

Un veloce primo con verdura di stagione che non richiede altro che le materie prime ;-)
L'idea è nata un giorno in cui ho guardato l'acqua di cottura degli asparagi e mi son chiesta: "perchè buttarla? che ne posso fare?" Ecco un'idea:


Orzotto con asparagi
Ingredienti: 
orzo (50-70 gr a persona a seconda della fame...)
asparagi (per i maniaci delle dosi, direi indicativamente una decina a testa)

Far lessare gli asparagi in abbondante acqua (salata - o meno - secondo l'abitudine), che verrà conservata per cuocere l'orzotto.
Tagliare la metà inferiore di tutti gli asparagi a fette di circa un cm.; scegliere gli asparagi più belli: conservarne 3,4,5, secondo il proprio gusto, interi per la decorazione del piatto, tagliare anche l'altra metà dei restanti. Gli asparagi tagliati andranno aggiunti in padella un minuto o due prima di scolare perchè si scaldino e mescolino bene all'orzo.

A cottura ultimata scolare, impiattare, decorare con le cime tenute da parte, aggiungere un filo di olio EVO, quindi servire!
Ottimo anche tiepido, si conserva bene un paio di giorni e si presta come base per fantasiose insalate...
buon appetito!

venerdì 13 maggio 2011

Libri per bambini: le collane di CNV

Per i Venerdi del libro, questa settimana, proseguendo il discorso iniziato la scorsa settimana, voglio parlarvi di libri di CNV per bambini.

I titoli sono molti, editi in più lingue, suddivisi in tante collane diverse, li trovate tutti nel catalogo delle Edizioni Esserci (l'editore italiano).

Vorrei partire da quelli in cui si parla delle emozioni più forti e difficili da "accettare" nei nostri bambini, come la rabbia, o che parlano di argomenti su cui ogni genitore prima o poi si interroga.

Fanno parte della collana Gira Giraffa.
Autore: Alberto Benevelli
Illustrazioni: Loretta Serofilli

E' stato difficile trovare qualcosa sugli autori, finchè non ho scoperto che sono gli ideatori di "Fiabesca", potrete ammirare dal vivo il lavoro di questa coppia in occasione della mostra internazionale di illustrazione per l'infanzia, Sarmede.
Mi piacciono molto i disegni di Loretta Serofilli, è molto brava a rappresentare i sentimenti.

mercoledì 11 maggio 2011

Abiti da bambola autoprodotti... da cerimonia!

Oggi voglio proporvi una nuova carrellata di abitini per la Barbie (o altra piccola bambola) autoprodotti, in questo caso da sposa o cerimonia.



Tutto è partito da un mio vecchio post che è stato ripreso da Monica e poi da Claudia, quest'ultima ci ha proposto di andare in linea oggi tutte insieme con nuovi abitini homemade, splendida idea!
Ecco quelli di Claudia e quelli di Monica ed a infine i miei, che sono stati realizzati con materiali che ho trovato in casa, cui ho dato, per dirla come elle di Depuriamo, una seconda vita con amore...

Prima di postare le foto un ringraziamento e una riflessione: 
care Claudia e Monica, vi ringrazio tantisismo, oltre che per le piacevoli chiacchere per organizzarci e la vicinanza solidale in questi giorni, ci avete procurato momenti totalmente svuotacervello in un periodo un po' complicato per la nostra famiglia. 

Consiglio questo *esercizio di dare una nuova vita ad oggetti che abbiamo in casa* come momento di gioco e distensivo per chiunque, anche se non ha figli ;-) 
Ricordiamoci sempre di occuparci del bambino che è in noi.

E ora le foto, ecco il video-sequenza del laboratorio di gioco creativo svuotacervello:
I materiali: vecchie calze (collant usate a un matrimonio, calzini lavorati bianchi),  nastri, pezzi di tulle, decorazioni di bomboniere, avanzi vari, bastano pezzi davvero piccoli...


Abito da cerimonia o da cocktail con calzino: tagliare il calzino in alto e poi fare due fori per le braccia a lato (come si vede nel primo tutorial), questo calzino bianco era stato tagliato allora, eppure resiste! ;-).
A questo punto sono possibili diverse personalizzazioni sia quanto al modo in cui risvoltare il bordo alto, per farne un abito scollato oppure a collo alto, all'americana, ecc, sia per gli accessori, nel nostro caso un nastro azzurro (un'invitata al matrimonio è bene abbia un tocco di colore per non offendere la sposa se è vestita di bianco) che diventa cintura o decoro sopra il punto il seno.



Un secondo nastro di organza, in questo caso molto lungo, diventa un coprispalle, semplicemente girando intorno alle spalle e alle braccia. Se lasciato opportunamente morbido la bambola potrà muovere le braccia. 
Io non ho voluto tagliare nulla, perchè questi nastri potrebbero avere ancora un'altra vita: i bimbi molto piccoli si stufano in fretta dei vestiti delle bambole, credo che un po' tutti tendano a toglierli presto, e a me piace l'idea di avere un laboratorio di sartoria in perenne rivoluzione, una sorta di lego sartoriale per capirci...


Con un nastro più rigido, in raso, si può fare una elegante gonna lunga. Si potrà incollare, cucire, o ...semplicemente fissare in un unico punto sul fondo con una graffetta e giocarci finchè non si sfila, l'importante è il processo non il risultato! A questo punto stavamo ancora elaborando e facendo prove...


 Quando ho tagliato la calzamaglia di tulle ho pensato che potevo proprio usarla tutta


Infilando la parte alta del collant come nella foto e "strizzando in vita con un nastro viene un abito con gonna pantalone simpatico.



Con la gamba del collant invece si possono fare altri abiti, più sportivi o anche eleganti, semplicemente tagliando un piccolo scollo e piccoli fori per le braccia, e poi come al solito l'aggiunta di qualche bel nastro e accessorio, in questo caso elastici per capelli e una decorazione che stava sopra a una bomboniera. La calza va doppiata all'interno: così non sarà trasparente e l'orlo naturalmente finito (zero cuciture, operazione velocissima!).


Ecco come usare la seconda calza per fare un coprispalle:


come ho annodato sul retro:

Variazioni sul tema con nastri diversi, annodati in vita, sotto il giro seno, sui fianchi, usati come collana o finitura dello scollo, oppure "strizzati" sulle spalle del vestito nei tanti modi possibili...






Mentre riflettevo su cos'altro fare con il mio materiale è intervenuta in modo decisivo mia figlia: mi ha chiesto di far diventare per un attimo la nostra barbie una sirena, come Ariel...
Eccola! la coda è fatta con la gamba del collant a fiori e con un po' di carta colorata...


Si può fissare con un po' di colla, o con un nastro


Ariel Barbie è ora pronta per trasformarsi in fanciulla e sposare il suo bel principe (quella della Sirenetta è una favola che andrebbe discussa: la versione dei fratelli Grimm la edulcoro sempre e quella Disney non è che mi piaccia al 100%, Ariel è così poco consapevole di se' e il principe così... tonto! ma avevamo voglia di sognare senza usare molto il cervello, ogni tanto serve... ) 

Ecco dunque la nostra sposa in tutto il suo splendore, completiamo l'abito con uno velo, ricavato da striscia di tulle bianco (avrete forse in giro qualche bomboniera...)



fissato in una coda di cavallo con un elastico da capelli, ma si può anche mettere come coroncina


Troppo austero? Si può scollare di più l'abito in questo modo, arrotolando il bordino e risvoltando come nella foto:


e a questo punto il gran finale: giù il velo, parta la musica e abbia inizio la cerimonia!


Vi ricorda qualcosa? Siamo colpevoli anche noi di aver seguito il matrimonio dell'anno, anche se non abbiamo la TV lo abbiamo guardato in streaming alcuni momenti, ero curiosissima per l'abito... 

La principessa è mia omonima, ma questo abito è mooolto più bello, vero? Soprattutto è a costo zero! 

E' invece senza prezzo il poter staccare per qualche minuto, ammetto che mi sono proprio rilassata, la piccola eSSe ha giocato con me, ma ha anche osservato, o cercato *cose utli* per i nostri vestiti in giro per casa.
Gli scatti di questo articolo sono stati fatti in giornate diverse.
Operazione svuotacervello riuscita: grazie ancora a Claudia e Monica! 
E ora? Chi rilancerà con nuovi tutorial per abiti per Barbie?
Alla prossima!

martedì 10 maggio 2011

La mamma e la bimba...

Ho cambiato abito da qualche giorno perchè avevo voglia di leggerezza: di azzurro, di mare, di cielo, d'estate, di pensieri lievi legati a vecchi ricordi felici, perchè fosse di buon auspicio per il futuro.

- ...eSSe chi c'è in questa foto (il nuovo sfondo NdR)?
- La mamma e la bimba...
Eccoci: quelle a sinistra in basso nello sfondo siamo noi, eSSe e Cì ;-), lo scorso anno sulle spiagge di San Diego, in vacanza dopo aver fatto compagnia a papà A., durante una sua recidency lavorativa in USA.  Eravamo alla nostra seconda esperienza americana: eSSe ha molto apprezzato, ama molto viaggiare, chiede sempre quando ripartiamo.
Avrà preso di sicuro dalla mamma, ma anche papà non è da meno: abbiamo alle spalle quasi 20 anni di viaggi assieme e prima qualcuno da soli. Forse la piccola partirà con lo zaino in spalla come fece mamma l'anno della maturità per fare l'inter-rail... se ci sarà ancora!

Non è vero che occorrono molti soldi per viaggiare o che coi bimbi diventi impossibile muoversi, basta essere accorti e consapevoli, e se si hanno figli occorre essere attenti a rispettare i piccoli al seguito e poi... sarà un'esperienza arricchente per tutti!

Il tempo è sempre poco, ma prima o poi - è una minaccia ;-) - vi parlerò dei nostri viaggi e di altre esperienze. A me piace scrivere, magari ci sarà qualcuno cui piacerà leggerle. Ad essere onesta avevo iniziato un blog con il mio primo "diario americano" nel 2009 ma poi non ce l'ho fatta ad essere costante e l'ho chiuso, c'era troppo da fare ;-), poco tempo e testa altrove...

Come ora, per cui chiudo!

A presto,
Cì, ovvero Caterina... ;-) oggi in vena di svelarsi un po'...

sabato 7 maggio 2011

Auguri alle mamme!

Domani è la festa della mamma, un augurio a tutte le "colleghe" particolarmente sentito.

Sono al mio quarto festeggiamento, perchè sì, ho un po' barato, ma a maggio del 2007 ero in dolce attesa da poco, la pancia nemmeno si vedeva, ma ho festeggiato lo stesso con la gioia di quelle prime sensazioni da futura-mamma!

Il tempo è volato, 3 anni e qualche mese con una creatura meravigliosa che ogni giorno mi stupisce (oggi sono tremendamente romantica, perdonatemi... ;-))
Il bilancio è positivo, solo positivo, perchè funziona un po' come il parto i ricordi più brutti scompaiono, certe emozioni azzerano tutto il resto. Certo può non essere andato tutto come avevo immaginato (in verità non è che avessi immaginato molto, ma quel poco è stato completamente diverso), la fatica maggiore del previsto, qualche difficoltà e momento di enorme stanchezza, anche emotiva a volte, ma che grande occasione e quante svolte e nuove avventure da che sono mamma!
Si dice che la nascita di un bimbo sia una rinascita per noi, lo penso anche io.

Quello nella foto è il regalo che mi ha fatto il mio balcone... promette di farne sbocciare altri in tempo per distribuirli alle altre mamme della famiglia.
;-) lo condivido virtualmente con tutte!

Il mio comune mi ha regalato invece un invito per uno spettacolo dedicato a Munari, wow! (compagna munariana e fan del mitico BM vi ho pensate!), le iniziative nei musei si moltipilicano, l'erborista mi manda un sms dicendomi che c'è un gradito omaggio per me se passo domenica... coccolatissime, direi!

Per chi invece volesse qualche idea last second per festeggiare la propria o autofesteggiarsi un link con qualche spunto pensando a chi è meno fortunato:
Regali di cuore, un progetto cui tengo.

Link con la stessa filosofia e collaborazioni al progetto sono benvenute. :-)

venerdì 6 maggio 2011

Libri di svolta: Le parole sono finestre [oppure muri] e altri di CNV

Per i Venerdì del libro, vorrei parlarvi di uno di alcuni libri che per me hanno significato molto.

Il primo è Le parole sono finestre [oppure muri], di Marshall Rosenberg, pubblicato e diffuso in Italia da Edizioni Esserci, un testo che introduce la comunicazione nonviolenta.

Il titolo potrebbe ingannare: sarebbe riduttivo catalogarlo come un libro che parli [solo] di comunicazione, oppure di nonviolenza nel senso più comune che possiamo conoscere o immaginare.

mercoledì 4 maggio 2011

"Tutti muoiono, ma nessuno è morto" proverbio tibetano.

"Tutti muoiono, ma nessuno è morto" recita un proverbio tibetano.

Le persone care sopravvivono nei nostri ricordi, l'ho già scritto in un altro post, parlando di come a volte io senta alcune persone care che non ci sono più ancora molto presenti, quando mi imbatto in qualcosa che mi fa pensare a loro.

Spiegare a un bambino molto piccolo che una persona cara "non c'è più" è difficile: da dove inizi? Come lo dici? Cosa capirà? Soffrirà tanto? E' necessario? E se no... dove è finita quella persona? Non c'è più, appunto. Perchè?
Oggi ci proverò.

E' molto che ci penso perchè uno dei nonni di mia figlia è stato in condizioni di salute precarie da prima che nascesse e quando si sono aggravate ho iniziato a pensarci più concretamente.

Ieri sera ha smesso di soffrire.

Parlandone con mio marito, mi ha proposto di dirle che ora è nel cuore.

Quando mia figlia ci ha chiesto dove fosse prima di essere nella mia pancia le abbiamo detto che era nel cuore.
Il primo "e qui io dove ero?" è arrivato guardando una foto del nostro matrimonio. Forse per questo ci è venuta una risposta così romantica.
E' una spiegazione che le è piaciuta tantissimo, abbiamo avuto una felice intuizione, perchè per lei è importante sapere tutto, e non le tornava proprio come mai in certe foto "importanti" non ci fosse ;-) insomma lei è tanto contenta di esser parte della nostra famiglia e abbiamo sempre fatto tutto insieme...

Mi piace proprio l'idea di tenere il nonno nel cuore.

Ho ricordi bellissimi dei tre nonni che non ho più; di quelli che sono morti da pochi anni ho tantissimi ricordi, abbiamo condiviso tantissime cose, spesso mi ritrovo a pensarli ed è un pensiero allegro, sereno. Del nonno che ho perso quando ero bambina, ricordo il sorriso e le cose che mi ha raccontato di lui mia nonna.

Cosa ricorderà mia figlia di suo nonno?

Sono sicura che il suo ricordo resterà vivo.
Era davvero molto anziano ma aveva ancora tantissimi interessi, ed era una persona che non si fermava mai. Ha vissuto a lungo e intensamente, ha fatto tantissime cose anche per gli altri, quelle che faceva con la nostra bimba erano semplici, p.e. farle vedere come si da da mangiare ai canarini...

Ieri passava questa canzone alla radio e ho scoperto che Lorenzo l'ha scritta nei giorni in cui sua madre è mancata. Ho pensato subito a mio marito.


Trovate il testo, meraviglioso, qui
Questa invece era una delle preferite di mio suocero, dice mio marito, voglio salutarlo così, buon viaggio.


lunedì 2 maggio 2011

Risotto al porro speziato d'ananas

Eccomi con un altro risotto:



Si tratta di un semplice risotto con porro, verdura di stagione, la particolarità è nell'aver accostato la salvia all'ananas, aggiungendola prima di servire a fuoco spento dopo averla tritata finemente. Il risultato è un primo dal sapoere molto delicato.

Non conoscevo questa erba aromatica, ero in una serra per comprare tutt'altro e quando ho sentito il suo profumo non ho resistito... incredibile! Non siamo morti, direi che è perfettamente commestibile (ho googolato prima di scrivere questo pezzo nel dubbio di non intossicare qualcuno senza volere, pare ci siano alcuni noti chef esperti di botanica che la usano... vi rimando alla lettura di questo link che ho trovato interessante)

Ingredienti:
per 3 persone (porzioni non abbondanti, perfetto per 2 adulti e un bimbo o per chi è a dieta...)
200 gr di riso Roma
1 porro
alcune foglie di salvia all'ananas (4 da tritare più quelle per decorare)

Per il soffritto leggero (olio per la padella, sale e acqua) ho usato semplicemente il porro, niente altro. Potete aggiungere un po' di salvia classica e rosmarino se lo volete un po' più saporito.

Le istruzioni per fare il risotto per chi non è pratico di questo piatto, altri risotti e ricette col riso ai link sotto le parole evidenziate, ciao!

domenica 1 maggio 2011

Centrotavola di Pasqua (senza uova)

Prima di Pasqua vi avevo spiegato perchè non avremmo usato uova nei lavoretti pasquali
Ecco il nostro *lavoretto* pasquale.
Meglio tardi che mai...

Si tratta di un centrotavola "nido" realizzato con carta di giornale, carta degli amaretti, sassi raccolti in spiaggia e colori a dito. 
 
Tutti i materiali sono di "recupero". Non c'era un vero progetto, eravamo al mare, siamo partiti con l'idea di colorare dei sassi in sostituzione alle uova, per questo avevamo i colori con noi, poi per caso mi è venuto in mente di usare il giornale come "nido", gli amaretti li avevamo mangiati a merenda ...il resto lo vedrete!

Ecco la video sequenza

Siamo partiti dipingendo un sasso grande, trovato davanti a casa, tanto per "scaldarci"


Abbiamo usato il giornale che proteggeva il tavolo come struttura del nido:


Abbiamo poi tagliato le carte di amaretto a striscioline, erano così belle e colorate che sarebbe stato un peccato non farne niente! ;-)


Mi è venuta così all'idea del nido: come gli uccellini abbiamo recuperato quello che abbiamo trovato in giro per costruirlo


Abbiamo incastrato le striscioline sotto il sasso grande, che farà anche da base per quello che abbiamo poi messo sopra


Abbiamo poi tagliato altre striscioline più sottili, ho usato il mio dito per fare vedere come "prendere la misura" e tagliare strisce più fini.


Il giorno dopo abbiamo cercato in spiaggia sassi a forma di uovo. Mi piaceva l'idea che fossero tutti diversi, per dare l'impressione che il nido accogliesse uova di animali differenti. Non ho calcato su questo concetto, non è a misura di 3 enne (troppa astrazione lei un nido vero lo ha visto da lontanissimo, da una finestra su un albero e su tutti i suoi libretti ci sono animali "mischiati" per cui per lei è normalissimo così...), ma l'intenzione c'era. 


A casa li abbiamo colorati


Ed ecco il nosttro nido!
C'erano delle mimose secche in casa, le abbiamo usate per una prima versione... 


Questa la seconda



Ci siamo divertiti, le nonne han colorato con la bimba, io son contenta del risultato: zero uova, tutti i materiali sono stati recuperati usando cosa c'era in casa. Volevo dimostrare perchè quando viaggio non porto praticamente mai giochi (abbiamo la "borsetta-casina da viaggio" che contiene dei pastelli a cera e un quadernetto un paio di libricini piccoli, un gioco a scelta piccolo - utile se si va a mangiare fuori o per quando si vola / viaggia a lungo in auto - ), credo il concetto sia passato...

A presto!


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