venerdì 22 aprile 2016

T-veg in difesa della Terra (Earth day e consigli di lettura)

Oggi è il Giorno della Terra, me lo ha ricordato Google ieri poco dopo la mezzanotte...


La Madre Terra ci osserva e probabilmente si chiede se abbiamo in mente di autodistruggerci, siamo davvero scriteriati noi umani! Le nuove generazioni forse saranno più accorte e lungimiranti, si spera, intanto possiamo offire esempi virtuosi e buone letture per dotarli di uno sguardo più ampio e un approccio meno distruttivo.

Per esempio 10 things I can do to help my world di Melanie Walsh potrebbe essere il libro più adatto per introdurre l'argomento, ve ne avevo parlato qualche anno fa ed è ancora assolutamente attuale, proponendo una lista di 10 piccoli gesti virtuosi da compiere ogni giorno:

1. Spengo la luce quando esco dalla stanza.
2. Chiudo il rubinetto quando mi lavo i denti.
3. Getto l’immondizia nel cestino.
4. Do da mangiare agli uccellini.
5. Uso i due lati dei fogli.
6. Non lascio gli apparecchi in stand-by.
7. Costruisco i miei giocattoli con vecchie scatole.
8. Vado a scuola a piedi.
9. Pianto un seme e curo le piante.
10. Faccio la raccolta differenziata.

E guardate cosa ha pubblicato oggi Todd Parr (uno dei miei autori del cuore, nel caso non si fosse capito... ;-) ), un nuovo decalogo earth-friendly:

Fonte: pagina ufficiale dell'autore

Se, arrivati al punto 10,  siete perplessi significa che non conoscete questo artista ;-) Todd Parr mette un pizzico di follia in ogni suo lavoro, perché col sorriso sulle labbra anche i temi più delicati diventano facili da affrontare.

Oppure... forse intendeva che è meglio mettere l'intimo in frigo piuttosto che far partire i climatizzatori appena si superano i 20 gradi come fanno i suoi connazionali! ;-) (lui è un americano decisamente autoironico...)

Aggiungerei un punto: fai la spesa e mangia responsabilmente, da illustrare con una bella composizione di frutta e verdura colorata, di quelle che fanno venire fame!

L'attenzione a quello che acquistiamo e mangiamo significa attenzione alle risorse che si impiegano per produrre i cibi e può fare una grande differenza, all'Expo campeggiavano pannelli didattici che ricordavano che la produzione di cibo è responsabile di una quota rilevante di inquinamento:



Possiamo fare qualcosa? Sì, e ancora una volta si tratta di gesti quotidiani e semplici: possiamo fare attenzione alla stagionalità di frutta e verdura e preferire i produttori a km zero, per far viaggiare meno i cibi che consumiamo; possiamo anche ridurre il consumo di cibi di origine animali, che è noto inquinino davvero molto, persino un solo giorno 100% vegetale può ridurre la nostra impronta in modo rilevante.
Lo sforzo è minimo e può esser ripagato con la possibilità di sperimentare ricette nuove e golose. :-)  

Come questi sono diplodocus con frullato marziano, divertenti e mooolto veg!

Ricette verdi, salutari e divertenti


- Sì, va be', ma ai bimbi non piacciono le verdure... 

Alcuni in effetti potrebbero non gradirle, forse perché non hanno ancora trovato un modo per gustarle che li soddisfi, o forse nutrono dei pregiudizi...

Proviamo a chiedere al T-veg se può spiegare loro quanto sono buone e se la sua storia può dimostrare come si superino i preconcetti! 


T-Veg. La storia di un dinosauro vegetariano, Smriti Pradasam, illustrazioni di Katherina Manolessou, traduzione di Milena Archetti, Electa Kids, 2016, racconta la storia di un T-rex vegetariano.

Reginaldo è un T-rex particolare: impazzisce per frutta e verdura. Questo crea sospetto nei suoi simili: si è mai visto un predatore carnivoro che preferisca una carota a una fetta di carne?

Lo si vedrà in queste colorate pagine:



L'entusiasmo di questo giovane T-veg, come lo chiamano i suoi compagni per schernirlo, non basta, ha problemi a farsi accettare: lui è un diverso, il gruppo non comtempla che qualcosa turbi equilibri consolidati:
"non esiste al mondo un T-Rex vegetariano!"
"non sei un vero T-rex..."
Gli dicono.

Reginaldo non ce la fa più a sentirsi escluso, fa lo zaino con l'idea di abbandonare per sempre chi lo deride ogni giorno. Vuole mettersi alla prova, dice di voler partire per scoprire qualcosa di sé, forse di essere erbivoro (o forse no), sicuramente imparerà molto da questa esperienza.

Sarà divertente, pensa con l'entusiasmo di chi parte per un'avventura emozionante, ma presto si scontra con la difficoltà di procurarsi cibo fuori dal suo habitat e, quel che è peggio, sperimenta un altro tipo di isolamento: i dinosauri erbivori che cerca di avvicinare per fare amicizia fuggono spaventati appena lo vedono!

Intanto gli altri T-Rex iniziano a rendersi conto che è poco importante cosa mangi Reginaldo, lo rivogliono a casa, solo ora che se ne è andato capiscono il suo valore! Vanno a cercarlo, ma è lui a ritrovarli, anzi a salvarli da una frana grazie alla sua forza e ingegno.

"Tutto merito della frutta e verdura!"
 
Dice fiero e contento, e una volta a casa festeggiano tutti insieme. Ognuno è felice di essere come è, dopo questa esperienza è svanito il disagio nel rapportarsi con qualcuno che è (o solo sembra) diverso. Insieme si possono provare esperienze (e cibi) nuovi.


Un libro su unicità e differenze, sull'accetazione degli altri e sulla conoscenza di sé, ma anche un libro che fa venir voglia di una rinvigorente scorpacciata di vegetali :-D

Questo il mio consiglio di lettura per la Giornata della Terra, per gli amici del la comunità dei Genitori Veg (quella di chi cerca di un luogo dove confrontarsi su un'alimentazione prevalentemente a base vegetale per i propri figli) e per il Venerdì del libro.

E se oltre che per la Terra siete preoccupati per la salute dei vostri bimbi firmate questa petizione che chiede mense più salutiste e più verdi:

La  Campagna mense più sane nasce constatando che i menù scolastici sono attualmente iperproteici, poveri di frutta, verdura e cereali integrali e che troppo spesso la qualità è sacrificata a criteri economici e all’accettazione dei piatti da parte dei bambini e delle famiglie.
Il problema principale è la scorretta informazione fornita dai media,
è straordinariamente importante comunicare ai genitori che la prevenzione deve cominciare da piccolissimi, anche perché il gusto per il cibo si forma da bambini.
per questo si è pensato ad una campagna informativa e di sensibilizzazione, a favore dei bambini, perché ogni giorno possano avere nel piatto cibi amici della loro salute (e del pianeta).

Avete già aderito?
E qual'è il vostro piatto a base vegetale preferito?

 

Approfondimenti:

T-veg su Genitori Veg
Un divertente recensione della versione originale
Altre immagini per i più curiosi 
Se niente importa (perché mangiamo gli animali) (una preziosa inchiesta giornalistica di un neopapà che si interroga sulle coneguenze delle scelte alimentari)
 

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  






venerdì 8 aprile 2016

Libri: Una rapina da 4 soldi

Come si spiega l'attualità ai più piccoli?

Ne abbiamo già parlato altre volte. Ci sono temi con i quali fatichiamo a confrontarci, come per esempio le guerre e la violenza in genere, che non sappiamo come spiegare ai nostri bambini, ma sappiamo che è nostro dovere farlo nei modi e nei tempi giusti.

"Quando sono diventato padre ho capito che i genitori hanno due compiti fondamentali, il primo è quello di difendere il prorpio figlio dalla malvagità del mondo... il secondo è quello di aiutarlo a riconoscerla". (dal film di Pif, La Mafia uccide solo d'estate)

Ce ne sono altri delicati, come la sessualità, che è fondamentale affrontare prima che arrivi l'amichetto che ne sa di più o i bimbi vengano esposti a qualche contenuto che li potrebbe turbare, o peggio incontrino persone da cui sia necessario difendersi e prima ancora indivudare come pericolose.

Poi ci sono tutti quei temi che semplicemente sono al di fuori della loro quotidianità e immaginazione, per esempio: come si spiega cosa sia un paradiso fiscale?

Ecco un'idea:



Mia figlia cresce, è attenta e curiosa, non le sfugge niente di quello che le accade intorno, a volte si accorge di piccole cose che io non noto proprio: un giorno mi ha detto che il testo di una canzone proprio la infastidiva! Era una canzone tormentone, di quelle che senti nei negozi, in spiaggia, ovunque, con un messaggio, sotto traccia, molto superficiale e a sfondo sessuale, una di quelle cose cui noi adulti ormai siamo assuefatti.  
Quello che nota mi colpisce sempre.

Capita che mentre siamo in auto si ascolti un po' di radiogiornale insieme -sempre che non inizino con descrizioni cruente dei fatti di cronaca persino nell'edizione delle 18! -, ha ormai un'età in cui è giusto sappia cosa accade nel mondo, mettendo in conto che sia spesso necessario mediare e poi approfondire. La novità è che questa seconda cosa la fa sempre più spesso da sola.

Ieri tornate a casa, con l'attenzione per i dettagli e la memoria che solo i più piccoli hanno, prima è corsa a consultare il piccolo dizionario che, su suggerimento delle maestre, le abbiamo regalato prima di Natale, e poi mi ha chiesto di sfogliare insieme questo libro:


Una rapinda da 4 soldi
scritto e illustrato da Fabian Negrin
Orecchio Acerbo

L'illustrazione di un paradiso fiscale, che ho pubblicato più in alto, è tratta proprio da questo libro.  

E' arrivato a casa mia per caso, in un pacco promozionale che conteneva una selezione a sorpresa, amando particolarmente questi albi illustrati dalla copertina in cartone spesso ho voluto provare, anche proprio per la curiosità di avere in mano libri che forse non avrei mai scelto, e così è stato.

Non so se mi avrebbe attirata sfogliandolo velocemente in una libreria.


Il punto di vista dell'autore è netto, alcuni messaggi molto diretti, del resto il tema scelto non potrebbe ammettere sconti.

Si apprezza leggendolo con calma: mi ha strappato parecchi sorrisi, pur contenendo una pesante critica sociale che passa per irriverenti rappresentazioni dei potenti e delle monete.




Le illustrazioni offrono un piano di lettura forse più a misura di piccoli, ma penso sia più interessante per un target dai 7/8 anni in avanti. Le espressioni dei 4 soldi sono esilaranti.


Il finale, assolutamente a sorpresa, offre un messaggio forte di speranza, ovviamente nelle generazioni future! Lo trovate nei contenuti condivisi sul sito dell'editore.

Perfetto se si cerca uno spunto per parlare, a misura di ragazzi, del pessimo rapporto con il denaro che hanno molti adulti, ma anche per seminare input positivi: i cattivi, almeno nelle favole, finiscono al fresco.

Nel libro è contenuto anche un gioco da tavolo, sottilmente ironico, in cui si procede tirando i dadi, alla maniera di un gioco dell'oca, si parte rubando e quando si arriva al traguardo si regala, passando da diversi usi (e abusi) del denaro.


Ecco il booktrailer:



Un libro del 2007, eppure attualissimo.
Purtroppo. 


Per approfondire la conoscenza dell'autore:
Fabian Negrin intervistato da Anna Castagnoli


Con questo post partecipo al Venerdì del libro.

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
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venerdì 1 aprile 2016

Libri: Charlie and the chocolate factory (di Roald Dahl)

Ce la farò a pubblicare un post oggi? ;-)
Ci provo! ...vivo, ancora e come tanti, sempre di corsa, il bicchiere mezzo pieno sta nel fatto che a fine giornata mi rendo conto di aver fatto un sacco di cose (se ho abbastanza neuroni attivi per fare bilanci...), e in una settmana scolastica corta sembra di fare ancor di più gli equilibristi, ma il morale è indubitabilmente più alto: è già venerdì.

Questi ultimi minuti che portano alla conclusione della prima parte del pomeriggio, prima di ritirare mia figlia da scuola e precipitare nel occuparmi dell'organizzazione del week-end (a partire dal tragitto scuola/casa che prevede la rituale domanda sulla mole di compiti che darà il passo alle attività di oggi e se va male anche domani e dopo - e per fortuna che mia figlia è autonoma, ma io preferisco andare al parco con lei piuttosto che pulire mentre studia, ça va sans dire...- ), li voglio dedicare a parlarvi di un libro che abbiamo molto amato che voglio consigliarvi da tanto:

Prima edizione americana, 1964 (fonte wikipedia)
Charlie and the chocolate factory di Roald Dahl.

All'inizio dell'estate scorsa, durante una passeggiata serale in un week end al mare (quello italiano), per uno di quei casi che confermano la teoria del Connecting dots, mi sono trovata sulla strada una bancarella di libri d'occasione, con una meravigliosa sezione di testi in lingua originale, tutti di eccellenti editori e a prezzi irrisori. La bookahoolic che è in me non ha saputo resistere, soprattutto quando ho visto che c'era anche un libro del suo amato Dahl: La fabbrica del cioccolato.

Credo di essere tra i pochi che non hanno visto il film, volevo prima leggere il libro. E volevo farlo con mia figlia, meglio ancora se in lingua originale, - tanto la coda di libri della lista dei desideri è inesauribile! -, per cui ho pazientemente atteso la congiuntura astrale favorevole.

Amo Roald Dahl, lei più di me, così lo abbiamo letto a ritmo molto serrato. Ci ha accompagnate per molte sere - ma molte meno di quanto avessi stimato -, sere in cui la richiesta fissa prima di dormire era: "mamma ancora un capitolo, TI PREGO!!!"
Un successo, che è valso lo sforzo extra necessario: leggere in inglese per un non madrelingua è impegnativo, alternare momenti in cui provavo a vedere lei come se la cavasse a leggere da sola e cercare insieme i vocaboli sconosciuti ancora di più... Il testo è decisamente scorrevole e coinvolgente nella sua versione originale, si tratta di uno di quei libri che ti cattura e non ti molla fino alla fine. Come tutti i libri di questo autore, le vicende sono infarcite di iperboli, immagini stranianti e colpi di scena, ma quello che colpisce più di tutto è lo sguardo sul mondo dell'infanzia e una critica puntuale e priva di sconti a quello di noi adulti.

La scelta di leggerlo in lingua originale è dovuta a fattori allora contingenti: eravamo in procinto di accompagnare A., mio marito, in una trasferta di lavoro in America, volevo una full immersion nella lingua per le settimane che avremmo passato lì e una continuità per quelle successive, per ottimizzare i "benefici linguistici". Volevo però qualcosa di divertente, che conservasse la sensazione che conoscere una lingua come l'inglese ti permette di giocare con coetanei di tante provenienze e in tutto il mondo, traslandola nella possibilità di fruire contenuti appassionanti, e di goderne, senza che diventasse una barriera o togliesse gusto al piacere di leggere. In realtà in America abbiamo iniziato con altre letture, libri presi in prestito dalla nostra biblioteca del cuore, ma a un certo punto, quando abbiamo lasciato la Silicon valley, l'ultima settimana, e siamo andati in vacanza al mare (quello americano) prima di rientrare in Italia, siamo partiti con la lettura di questo affascinante romanzo.

L'iniziale scetticismo della mia piccola, troppo amante di Dahl per rischiare di perderne le sfumature - grazie a una fantastica maestra che legge costantemente narrativa in classe, opere intere, e li aveva letteralmente catturati con Le streghe -, è stato vinto dalla promessa di riprenderlo in prestito in Italiano appena rientrati, se ci fossimo accorti di aver fatto una scelta superiore alle nostre forze. Va detto che eSSe ad oggi non padroneggia la lingua inglese al punto di leggere da sola un libro come questo. Ad essere onesti, vedo con dispiacere che ogni anno che passa, complice il programma italiano di inglese per le primarie su cui ho tantissime riserve e il fatto che frequentiamo meno gli amichetti anglofoni, mi pare dimentichi qualcosa, mi pare addirittura le venga meno spontaneo esprimersi in inglese come faceva da piccolissima, buttandosi senza riserve, e io con lei... ma conto sia come andare in bicicletta: dobbiamo solo riprendere l'abitudine! Invece con un capitolo a sera, quando non c'era da alzarsi presto il giorno dopo qualcuno in più, è stata una lettura leggera e divertente, che abbiamo molto goduto, e un rinfrescare la lingua.

Consigliatissimo.
Anche e soprattutto se cercate testi in inglese accattivanti.

Con questo post in corsa vi auguro un buon fine settimana e vi rimando ai consigli delle altre partecipanti del Venerdì del libro.

Con questo post partecipo al Venerdì del libro.

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
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