venerdì 13 febbraio 2015

Libri: Un bambino

Cari amanti delle letture, oggi un consiglio di lettura e una segnalazione importante.

Partiamo dal libro di cui vi voglio parlare oggi, arrivato anche in questo caso dalla biblioteca scolastica:

Un bambino di Alfredo Stoppa e Sonia M. L. Possentini, Kite Edizioni. 

Di questo libro ho un parere ancora in divinire, l'ho potuto sfogliare solo per poche ore: ci sono cose che mi hanno entusiasmata, altre un po' meno onestamente.

Mi è piaciuto molto il messaggio: ci sono tanti bambini con una capacità speciale, non sempre un talento, o con possibilità date loro dai genitori, che però a volte fanno loro da zavorra perché fanno concentrare troppo sul cosa possiedano o abbiano imparato a fare, palesemente imbeccati da, o scimmiottanti, qualche adulto, e poi c'è A. Un bAmbino, forse "il bambino", quello qualunque, quello che fantastica leggendo un libro anziché giocare con un dono costoso, quello che sorride di sottecchi a una bambina, mentre un altro compagno le fa i dispetti davanti al gruppo, ma anche quello che ha imparato da solo alcune parolacce mentre un compagno legge un libro, o che a scuola si muove come un gambero mentre passo passo altri diventano alunni in gamba.

Il grande formato, la carta dalla grammatura più pesante e la superficie ruvida sono, per gli appassionati di albi illustrati come me, di sicuro appeal, l'editore ha fatto la scelta di investire anche su queste piccole cose che fanno la differenza per alcuni lettori.

Le ilustrazioni sono affascinanti, poetiche, dinamiche, magnetiche ed evocative, perfettamente aderenti al testo, questa disegnatrice ha un curriculum degno di nota e anche in questo caso non delude.

Il testo, o forse alcune sfumature del messaggio, mi hanno convinta meno, a tratti mi hanno lasciato l'amaro in bocca.

Ho colto una critica alla società che in gran parte condivido: si ruba l'infanzia in molti modi ai nostri bambini, costringendoli a giornate piene di impegni, oggettivamente a misura di adulto, coprendoli di oggetti spesso a compensazione delle nostre assenze, impedendo loro esperienze che sono state fondamentali nella nostra, come la noia, o il dover mettere alla prova creatività e fantasia. Ho però colto un realismo che a tratti ho sentito troppo cupo per un testo destinato agli alunni delle primarie, anche se contrapposto ad immagini poetiche e rasserenanti. Forse mi aspettavo una favola insieme a disegni così lirici, invece si tratta più di una fotografia dei nostri tempi.

Sicuramente un libro che offre diversi piani di lettura, quindi meritevole di una lettura attenta.

Se lo aveste letto mi piacerebbe conoscere l'impressione che vi ha fatto (per i curiosi: sotto il titolo il link alla pagina dell'editore dove è possibile visionare alcune pagine).

Prima di salutarvi una segnalazione: avete già sentito parlare di #ioleggoperché?

In breve:

Il progetto

Il libro come esperienza da condividere.
Un link per connettersi al mondo.
Una rete cui appartenere.
Una passione da diffondere.
Una giornata per coinvolgere i non lettori, il 23 aprile, affidando loro dei libri, trasmettendo la passione per la lettura.

Direi che fa per tutti noi, amanti della lettura.
Il progetto in realtà è ben più articolato e merita approfondimento. 

L'amica 'povna me l'ha segnalato a inizio settimana, quando, travolta da impegni vari e purtroppo stesa da un problema muscolare al collo, dopo aver aperto il sito ho deciso di rimandare ad una lettura più rilassata nel weekend (e non da cellulare). Contavo che intanto lei pubblicasse un bigino a misura di blogger di fretta, perfortuna è arrivato.

Non resta che farsi messaggeri (ma non solo, vedi il commento di 'povna): siete pronti?


Con questo post partecipo al Venerdì del libro, di Paola Homemademamma

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.
Su Pinterest tante board con le recensioni di tutti i partecipanti













7 commenti:

  1. Non l'ho letto, ma le illustrazioni mi sembrano splendide e, come sai, per me il realismo è valore aggiunto, che poco amo gli alleggerimenti infantili che vanno tanto di moda negli ultimi venti anni: per me, il lupo si mangia cappuccetto rosso, senza cacciatori, e Hansel e Gretel vengono abbandonati, inutilmente e freddamente, dai genitori. Anche a tre anni.

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    1. Lo so e sono parzialmente d'accordo: non amo gli adattamenti dei classici che li snaturano (credo di non aver mai letto il cappuccetto rosso con il cacciatore a mia figlia) ma apprezzo alcune rivisitazioni (i cappuccetto verde e giallo di Munari sono tra gli albi illustrati per l'infanzia più belli mai pubblicato e non ci sono sconti al realismo soprattutto nel giallo, il cui lupo automobilista assomiglia tanto ad un predatore sessuale - purtroppo - ).
      Il realismo però deve avere una finalità in una fiaba, dal mio punto di vista, di lettore. Mi fa male che il mio eroe, che mi è risultato simpatico dalle prime pagine per il suo esser fuori schema, e apprezzo perché ha una sana paura del buio (questo realismo per me è fondamentale) impari parolacce anziché leggere o perda l'occasione di diventare uno scolaro "in gamba" (avesse usato "modello" l'avrei condiviso di più), perché mi pare che così per restare selvatico sacrifichi anche il buono del sistema. L'ho letto solo una volta di corsa però.

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  2. ps. Ho visto di #ioleggoperché, grazie! :-)

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  3. pps. Aggiungo (scusami): che non resta solo farsi messaggeri, che saranno solo diecimila, alla fine, ma farsi partecipi, nelle forme e modalità che vorremo trovare. Sia come fiancheggiatori, sia qualche lettore debole passa di qui, come volontari che potrebbero ricevere i libri-dono!

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    1. Certo, ho capito che sarà qualcosa di molto articolato, attendo input, sai che amo la promozione della lettura e mi piacciono i progetti vivi.

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  4. Il libro non l'ho letto ma l'ho visto e sfogliato tempo fa in libreria... per l'iniziativa #ioleggoperchè mi sto organizzando. Proprio ieri ne parlavo con la responsabile delle biblioteca del mio comune e stavamo pensando a qualche cosa di carino da proporre in collaborazione... Ci sto pensando ma quel che certo è che ci sarò!

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    1. Bene Stefania, tu poi scrivine sul blog così ti seguo!
      ciao

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Grazie per il tuo commento, le tue impressioni per me sono preziose :-)
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