Sono andata spedita sui miei appunti e ho fatto ulteriori piccole - ma significative - modifiche.
Seguite assolutamente il post di Daria che ha spiegato bene tutte le fasi, qui vi riporterò solo le mie modifiche in sintesi e le riflessioni del caso.
Partiamo dal Giorno Uno:
tutto uguale sulla partenza, ma di prima mattina per lasciare più tempo al lievito.
Legatura: la scorsa volta non l'avevo fatta stretta, questa sì, e i risultati si son visti:
Primo giorno, tardo pomeriggio quando ho visto lo spago bello teso
Preparazione del lievito "tutto punto"
ingredienti:
- 50 gr di pasta madre, bella arzilla.
- 35 gr di farina biologica tipo 2 (stavolta ho seguito Daria)
- 15 gr di acqua temperatura ambiente
Primo impasto
ingredienti:
- tutta la pasta madre infrescata precendetemente
- 275 gr di farina biologica di farro bianca
- 20 gr di olio evo
- 15 gr di acqua
- 70 gr di concentrato puro di datteri
- 120 gr di acqua tiepida
Giorno Due
Memore della precedente esperienza questa volta avevo in mente variazioni precise.
Per prima cosa ho fatto una bella centrifuga con due mele diverse (rossa e gialla, due qualità con molti liquidi), mandarini, un'arancia dolce (se non avete la macchina per farla - e la nostra è di quelle molto molto basiche: poca spesa, tanta resa - anche se, certo sono buonissime, ma si perdono tutte le fibre...), ho mescolato bene, ho prelevato quanto mi serviva e il resto ce lo siamo bevuti :)
Secondo impasto, mattino
Ingredienti:
- tutto l'impasto precedente
- 275 gr di farina
tipo 2 biologicadi farro bianca biologica - 40 gr di olio di girasole bio
3510 gr di acqua10080 gr dimalto di risoconcentrato di dattero (100% dattero bio, in vendita al supermercato bio)130180 gr di succo centrifugato di mele, mandarini, arancia- un pizzico di sale
Secondo giorno, 12 ore dopo
Terzo impasto
ingredienti versione 1:
- 90 gr di farina
tipo 2 biologicadi farro bianca bio - 1/2 cucchiaiono di vaniglia bourbon
- 1
cucchiaino dila polvere di agrumi ricavata sbucciando 2 arance bio - 2 cucchiai di
crema dimandorle tritate con un piccolo robot da cucina - 75 gr di acqua calda
- 15 gr di
fecola di patateamido di mais - 30 gr di
malto di risoconcentrato di dattero - 1 cucchiaino di sale fino
- 50 gr di acqua
- 60 gr di olio
evodi girasole bio
18080 gr di uvetta sultanina e 80 di canditi bio- 100 gr di mandorle in scaglie
Per la "pirlatura" ho proceduto tra le mani, trattandosi di porzioni molto piccole, tenendo da parte un po' di olio e mettendomelo abbondantemente sulle mani. Quando lo mettete nello stampo dei muffin ricordatevi di stare sotto il terzo dell'altezza, non oltre. Questa dose è sufficiente per la bellezza di 40 muffin!
Giorno tre
Note tecniche per la cottura
40 minuti a 170 gradi, controllando bene gli ultmi minuti se vedete che scuricono troppo spegnete e aprite il forno!
NON utilizzate le cartine da muffin comuni, quelle non oleate, perchè purtroppo l'impasto con la forza della lievitazione le farà collassare e cuocendo risulteranno tutte vicine, alla fine più che muffins sembreranno dei "quadrotti". Certo si mangiano lo stesso ;) però.... (parlo per esperienza, eh!) Le cartine si mettono dopo aver "sgusciato" (io uso stampi in silicone) i minipanettoncini e l'effetto è molto carino:
Non ho potuto far raffreddare a testa in giù i mini panettoni (non avevo tempo, era un po' complicato...) ma non si sono afflosciati nel mezzo se non pochissimo, li ho decorati con dei "confettini" a farfalle e stelline, che ho fatto aggrappare a una spennellata di sciroppo di agave.
Le foto sono rubate, ma avevo i minuti contati... :)
Sono molto contenta del risultato questa volta: sapore eccellente, morbidezza e profumo ottimi! La lievitazione è riuscita bene, a mio parere.
Se vogliamo cercare un difetto: si seccano presto se li lasciate all'aria aperta, essendo piccoli (noi abbiamo fatto una festa nel pomeriggio, sfornati al mattino, la sera i pochi avanzati erano un po' duretti).
Un vantaggio: se ne fanno molti alla volta (avendo tanti stampi da muffin) e si possono distribuire più facilmente opportunamente confezionati, magari all'interno di un pacco natalizio, o come segnaposto sulle tavole; oppure si può dimezzare l'impasto per farne meno (questo però lo sconsiglio: credetemi che vi verrà voglia di provarli :) ).
E' tutto, anzi no: provateci anche voi! :) e poi passate a dirlo a Daria!
(Grazie Daria!!! e Grazie anche alla Ravanella per le chiacchere e gli spunti)
Che belli, ti sono venuti proprio bene! Che dice la festeggiata? Io pensavo di farli piccolini per il pranzo di Natale...
RispondiEliminaGrazie! :)
EliminaLa festeggiata ha apprezzato i canditi :) Questi erano dolci giusti, e poi sai, l'ho conquistata con i decori ;)
In effetti anche io avevo pensato di rifarli a mo' di segnaposto, però non so. Ho ancora parecchie feste (ho solo fatto quella con gli amichetti, anticipata, perchè poi tutti avevano le recite o partivano...) e dovrò cucinare per 3 giorni di fila!!!
Vedremo... :)
Ancora una volta senza parole!!!
RispondiEliminaviene l'acquolina solo a leggere.....ce li vedo bene come segnaposto e mi arrischierei a farli se non dovessi lavorare sino al 24 compreso. :(