venerdì 15 giugno 2012

Libri: mama tandoori, una lettura estiva

Cari amici del Venerdì del libro,
difficile scegliere di quale libro parlarvi oggi, perché ne abbiamo letti davvero molti nell'ultimo periodo, tra una piccola vacanza e purtroppo un malanno della mia piccina al rientro, i libri sono sempre consolatori e lei ormai ha scoperto uno dei segreti di mamma: l'armadio dei libri da regalarsi.

Alla fine ho deciso di presentarvi il libro che ho letto a cavallo del mio ultimo compleanno:
Mama Tandoori, di Ernest van der Kwast.

Volevo regalarmi qualche ora in India e un libro non troppo impegnativo emotivamente e cercando nei titoli acquistati negli ultimi mesi, nello scaffale delle attese, come lo chiamo io, mi è caduto l'occhio su questo titolo (mi spiace, "Il ragazzo giusto" dovrà aspettare ancora, incide troppo sul peso dei bagagli!)
Una commedia divertentissima su una mamma che, per fortuna, non è la vostra! 
 Ci si dice prima di iniziare la lettura e alla fine troviamo nei commenti al libro anche questo:
Non è vero niente!
La mamma dell’autore
Ottime premesse, è finito dritto in valigia!


L'ho iniziato su un lettino al sole (per favore non odiatemi troppo, in fondo era il mio compleanno... ) e l'ho finito un paio di giorni dopo mentre tutti dormivano: lettura assolutamente non impegnativa. A dire il vero io preferisco quei libri che ti rapiscono, sconvolgono, straziano, ti tolgono il sonno, ma ti lasciano tanto in cambio, quei libri necessari (vedi ultima recensione a questo link) che in tante del VdL amiamo. Questa volta però no, avevo voglia di leggerezza, anche se devo dire che, come molte commedie, offre lo spazio per riflessioni meno allegre di quanto prometta.

E' una saga familiare, raccontata dal protagonista, per metà indiano e per l'altra metà olandese, che tra l'altro attualmente vive in Italia (e sono contenta di sapere che abbia trovato il suo equilibrio), che racconta l'eccentricità, e indirettamente gli irrisolti, di una donna indiana molto particolare, sua madre, scegliendo la chiave dell'ironia.

Il libro parte lento, dal mio punto di vista, ho immaginato l'imbarazzo nel raccontare una madre così, con tante fragilità ben nascoste da una scorza molto dura e protette con un mattarello molto pericoloso. Il figlio prende distanza da alcune stranezze materne, che per essere meglio comprese vengono presentate insieme alla sua storia, dall'infanzia difficile al dolore per la speranza disillusa della guarigione del suo primogenito, nato con un ritardo mentale. Questa donna nelle interviste ha lo sguardo dolce e il famigerato mattarello sempre appresso.
La seconda parte del romanzo è meglio riuscita della prima, le pagine scorrono veloci e ci raccontano dell'emancipazione di Ernest - autore e io narrante - il figlio minore che potrebbe rendere felice la madre diventando un campione di atletica, quello che lei non aveva potuto essere, ma sceglie invece di rendere felice se' stesso, provando a diventare scrittore.

Uno scritto che è dichiarazione d'amore per la madre, nonostante tutto. Anzi forse una richiesta d'amore gratuito - "e gratis è bene" (citazione dal libro) -, in ultima analisi.

Sullo sfondo mille riflessioni possibili: sulla multiculturalità e sull'integrazione in Olanda, sulla società indiana, sui legami familiari, soprattutto, a maglie molto strette, quasi a tessere tele di ragno fatali per l'indipenza dell'individuo, in alcuni casi. Eppure qualcuno riesce a spezzare la catena delle aspettative e scegliere la vita che desidera.

Potete leggerne un estratto qui.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  

Arrivederci al prossimo appuntamento!  

15 commenti:

  1. le premesse sono buone, io adoro i libri sull'india e sui paesi orientali in genere, siutsno il confronto.poi se è leggero, potrebbe essere un vantaggio in questo periodo :)

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    1. Guarda io ho fermi sul comodino una serie di libri più impegnativi che vorrei leggere (da mesi!), ma poi non riesco ad andare oltre le prime pagine...
      Si vede che in questo periodo va così.

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  2. Ogni tanto ci vogliono anche i libri light, non ultimi. E sono anche quelli, a loro modo, necessari.
    Io mi sento così in questo periodo, e dunque segno subito per il prossimo futuro.

    ps. per il peso della valigia, considera il Kindle, è una svolta decisiva!

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    1. Sì, ci vogliono!
      Sto considerandolo tanto che probabilmente dirò sì a mio marito che me lo vuole regalare da anni e penso mi arriverà per Natale :) Intanto ho sl mio ipod touch l'applicazione del kindle e ho appena fatto un acquisto di titoli in promo (ah, questi book shop tentatori che ti mandano le email con le offerte!)... Vediamo come va :)

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  3. l'ho addocchiato e ho letto la quarta di copertina che mi ha fatto sorridere ma non l'ho preso perchè assalita dall'amletico dubbio sarà veramente divertente o dopo due pagine si trasformerà in una noia mortale?

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    1. noia mortale no, però leggi l'anteprima così ti fai un'idea. :)

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  4. Bella l'idea di un libro light e di un autore capace di ironizzare su una mamma non facile....

    grazie Cì!

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    1. Deve aver fatto un grande lavoro per farlo... e si percepisce. Grazie a te, Ciao!

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  5. Sono a caccia di libri leggeri per il lettino (prima o poi sotto di me dovrà finirene uno questa estate, no?) e quindi colgo al volo questa tua recensione e mi appunto il libro.
    Grazie!

    G.

    PS Mail giunta a destinazione, grazie, sono un po' a rielnto nelle risposte ma a breve ne riceverai una! E spro anche di non sbagliare libro...

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    1. Anche io quest'anno solo libri leggeri, almeno per un po'.
      re ps: perfetto, fa con calma, come ti ho scritto non c'è fretta.

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  6. Per me è un periodo no con i libri, ne ho iniziati 5 e non trovo quello giusto, quello di cui ho bisogno in questo momento.
    Nel dubbio porto avanti la lettura faticosa di quelli che ho iniziato.
    Forse vale la pena di provare con il tuo.

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    1. Ci sono quei periodi, anche io ho avviato molte letture ma poi ho sentito il bisogno di qualcosa di meno impegnativo. Non ti posso garantire nulla, suggerisco anche a te di leggere l'estratto. ciao!

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  7. Questo libro mi attira molto, gli autori indiani sono in genere molto bravi. Questo me lo segno, ma ti consiglio di leggere al più presto "Il Ragazzo Giusto", un libro che ho già letto tre volte e che mi è piaciuto immensamente... e poi non l'ho trovato neanche pesante perché la storia di Lata ti tiene "incollata" fino all'ultima pagina.

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    1. Ciao Aliceland, tieni conto che è indiano solo per metà, ed è interessante per questo. So che è "Il Ragazzo Giusto" sicuramente mi piacerà, ma il problema è proprio "fisico", viaggiano in aereo ho dei vincoli, bisogna aspettare l'autunno ormai. :)
      ciao!

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