domenica 24 giugno 2012

La notte dei libri

Torno da un evento imperdibile che si svolge vicino a noi: la notte dei libri, nel programma di Libritudine. La biblioteca apre al pubblico anche in notturna con una serie di eventi per grandi e piccini.

Siamo tornati entusiasti: che abbuffata di libri!!!

La piccola eSSe era così eccitata e soddisfatta che toccato il cuscino è subito crollata, il marito, stanchissimo, idem, io condivido con voi questa serata così adrenalinica, ché tanto non dormirei...

Alle 22 c'era una gran ressa nella piazza dove si è svolto l'evento, e già questo a me ha messo allegria: in coda per l'apertura in notturna di una biblioteca, non male: il mondo è pieno di librofili :)


Essendo alla nostra ennesima edizione, ormai pratici, sapevamo come muoverci: imperativo trovare subito le sale dove si svolgevano gli eventi per bimbi, scegliere quello più adatto a eSSe, (o dove c'era ancora posto), e poi, soddisfatta la piccola, in attesa del suo ritorno, con calma a leggere il programma per grandi e guardarsi intorno a turno.

Quest'anno all'apertura c'era uno spettacolo teatrale per bimbi, eSSe non ci ha nemmeno salutati ed è corsa a prender posto. Lo scorso anno ci aveva stupito perché, piccolissima - 3 anni e mezzo - rispetto agli altri era andata per mano di una bibliotecaria mai vista in una sala buia dove si rappresentava un notturno nel bosco, vietatissimo ai genitori!
Lasciato A. a fare il piantone nel corridoio mentre chiaccherava con un suo amico, ho iniziato a guardarmi intorno: la biblioteca è davvero bella, e la zona bimbi molto ben organizzata.
Tanti bei libri sono esposti per attirare l'attenzione di grandi e bambini.


Questi secondo me erano per noi adulti, essendo appesi alla nostra altezza fuori dalla stanza della rappresentazione e io non mi sono lasciata sfuggire l'occasione di leggerli pur conoscendone già alcuni; erano in prevelenza di un editore che amo molto, Orecchio Acerbo, una garanzia di qualità e originalità.
Dopo mi sono concessa ...qualche regalo una sessione di "caccia al libro" :)



La biblioteca organizza ogni anno la vendita di libri usati, il ricavato quest'anno andava ai terremotati. Quale occasione più ghiotta per accaparrarsi (con fatica, devo dire) qualche bel libro a prezzo simbolico (da 1 a 3 euro in base alle condizioni / data di pubblicazione del libro) che una vendita benefica?

Mi ha fatto tenerezza vedere qualche titolo speciale per me, ignorato, lo seguivo con lo sguardo per vedere se mani attente lo avrebbero scovato e preso in custodia, ma niente. Con soddisfazione questa  volta ho notato che la stessa sorte toccava a famosissimi best seller che io proprio non amo e mai comprerei (certi personaggi davvero mi irritano...). Lettori così assidui da aver letto già i classici imprescindibili e snobbare i libri dei televisivi? Oggi voglio essere ottimista, forse è così.

Tuttavia vedere Paula della Allende e Foglie d'erba di Withman in doppia lingua, per citarne un paio di generi molto diversi, giacere abbandonati sul bancone mi ha fatto tristezza...

Ho anche notato che certi lettori si riconoscono: c'è chi non ce la fa a vedere la catasta dei libri, pur da un euro che siano qualcosa stona, e inizia ad ordirnarli (presente!); con un paio di altri libromani ci siamo ritrovati a girare tutti i dorsi e farne file che permettevano di leggere i titoli senza maltrattarli. Lo so, cose un po' da maniaci, ma se mi state leggendo siete del club quasi sicuramente ;)

Intanto il tempo passava ed eSSe uscita dal primo evento mi ha raggiunta con papà A. C'erano  anche libri per bimbi, ma davvero troppo usati per essere interessanti, ho lasciato a malincuore un libro bellissimo sui dinosauri che una partecipante ai Venerdì del Libro aveva recensito, lodandolo, ma era troppo appiccicoso...

Siamo andati poi a sentire un evento musicale cui A. teneva molto, curioso, con un chansonnier molto efficace nel suo doppio ruolo di interprete e narratore che si svolgeva nella sala dei libri per bimbi più piccoli, un luogo raccolto per un'esibizione unplugged. eSSe e io abbiamo sfogliato gli ultimi arrivi, poi ci siamo trasferite nella sala accanto dove finalmente si riusciva a partecipare alla seconda parte di un laboratorio con letture per piccoli.

Libri noti, così abbinati



usati per dare il là alla costruzione di una maschera da fata o da strega, partendo da una scatola, destinata a non rimanere a lungo tale...






E alla domanda della bravissima arteterapeuta che guidava il laboratorio: "cos'hai fatto: una strega o una fata?" eSSe sicura ha risposto "uno spaventapasseri!" ;)

In realtà noi siamo arrivati a metà del laboratorio, quando i primi bimbi che avevano finito lasciavano posti liberi e ci siamo persi la lettura e la traccia, ma io adoro quando i bimbi escono dagli schemi e con una quantità e varietà di materiale così era facile prendere la via per il regno di Oz...

La lettura comunque è stata recuperata più volte per tutti i bimbi arrivati a scaglioni da altri laboratori (ce ne siamo persi uno che mi incuriosiva sulle costellazioni, ma tutto non si riesce mai a seguire nella notte dei libri) ed è stata interessante.  So che l'arteterapeuta segue pattern specifici, ma qui con così tanti bimbi sono emerse dinamiche diverse ed è stata una bella esperienza rilassante che ha permesso a papà A. di godersi il concerto.

A mezzanotte e mezza ci siamo spinti al terzo piano ad assaggiare cioccolato fondente lavorato con solo zucchero di canna e cacao tostato: che delizia!!!

Ho potuto fare due chiacchiere con il produttore cui ho chiesto numi sulla provenienza del cacao e le condizioni dei coltivatori locali e ho saputo che il cioccolato di alto livello, in realtà è sempre fair trade perché si tratta di un mercato parallelo dai prezzi molto più elevati rispetto al cacao destinato alla grande produzione industriale. Chi compra, necessariamente da piccoli produttori, è in cerca di qualità precise (informazione molto interessante). Ho anche saputo che nel caso di questi cioccolati fatti artigianalmente, lavorando solo cacao tostato e zucchero grezzo, ha poco senso il bio. Le piante non sono trattate, essendo piccole coltivazioni, e non c'è altro prodotto a parte lo zucchero grezzo, che passa per canali analoghi. Interessante, vero?




Abbiamo quindi curiosato per le altre sale, dove si svolgevano altri spettacoli o laboratori e raccoglievano ancora fondi.




Stanchi ma felici abbiamo preso un gelato, e poi la bici, per tornare a casa con un sacco di libri e una bella serata alle spalle.


Rivedere il bottino è stato bello, una volta a casa, eccolo per i più curiosi:



Tra questi anche libri che ho già e che regalerò, e altri di cui ero curiosa ma non avrei forse mai preso a prezzo pieno.

Ora ho finalmente sonno, domani oggi (!) mi aspetta una giornata densa di impegni: altri eventi libreschi ed è anche San Giovanni, che si festeggia con uno spettacolo pirotecnico e non solo. Ve ne parlerò.
Buona notte!

6 commenti:

  1. :-O che meraviglia! Adoro questo tipo di iniziative e penso io mi sarei messa di fianco a te a raddrizzare le copertine dei libri in modo che i titoli fossero leggibili da tutti eh eh.

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    1. Pensa che mentre scrivevo pensavo: sto scrivendo un post alla maniera di Claudia, cronaca locale ;) Ieri ho pensato che tutto il gruppo del Venerdì del Libro sarebbe impazzito lì dentro. Devo dire che è una signora iniziativa, certi anni è più forte il cartellone del festival, altri quello della notte bianca della biblioteca, quest'anno l'orario era ridotto e c'era meno gente (la città si è già svuotata) ma le iniziative sono state molte belle. Se una volta vieni a trovare tua cugina nel week end giusto vi porto! :)

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    2. Hai ragione! Hai raccontato qualcosa di bellissimo che si svolge nella zona dove vivi :-)
      Davvero... una iniziativa da blogger raduno ah ah! Chissà che prima o poi non ci possiamo incontrare dalle tue parti. Anche se al momento non ho in programma nessun viaggio al nord.

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    3. e se no la prossima volta che vado a trovare mia zia passo io... :)
      Hai ragione, sarebbe il raduno ideale. Chissà un giorno...

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  2. Anch'io anch'iooooo al libro raduno.
    Ho riconosciuto alcuni noti tra i libri per bambini.
    Not a box ormai è quasi una filosofia di vita.
    Egregia iniziativa, sarei stata fino a tardi anch'io con l'ansia però (come sempre golosa) di non riuscire a vedere tutti i laboratori (sto diventanto bulimica).

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    1. Bene, bene, una volta o l'altra lo facciamo davvero!
      Non a box forse l'avevo visto da te. Comunque è bello, grazie anche ai VdL riconoscere molti titoli appena entri in una biblioteca o libreria. :)
      Anche io sono stata consumatrice compulsiva di eventi, ma con la bimba mi sono data una calmata. E comunque è impossibile vedere tutto, anche se quest'anno c'era meno (anche meno pubblico) e quindi si riusciva vedere di più...

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