Eccoci a settembre: è iniziata la scuola per molti bimbi e anche noi riprendiamo i nostri giochi didattici da homeschoolers.
Per i
Venerdi del libro, questa settimana vorrei condividere alcuni titoli che mi hanno dato grandi soddisfazioni e sono molto piaciuti a eSSe.
Dalla A allo Zoo, di
Silvia Borando edizioni Fatatrac è un libro abbecedario davvero originale. L'ho visto lo scorso anno appena uscito e l'ho preso subito, d'istinto e perchè sfogliandolo l'ho trovato geniale: un gioco, interattivo, didattico, con una bella grafica e testo in rima. Mi piace davvero molto e non mi stupisco che questo progetto così ricco e curato sia stato la tesi di laurea per l'autrice.
La mia piccola aveva quasi 3 anni allora, l'età indicata come target, e mi sono piacevolmente meravigliata per come l'abbiano incuriosita subito i disegni e abbia imparato a riconoscere alcune lettere in pochi istanti.
L'abbiamo letto a rotazione con tanti altri libri, seguendo la volontà della bimba abbiamo fatto giochi di osservazione, contato le lettere e così via: a 3
anni penso che imparare debba essere un'effetto collaterale dei giochi ed esplorazioni che si fanno, mai il contrario (no, non
sono una mamma tigre, semmai preferisco la Montessori come fonte di stimoli, più spesso seguo
l'istinto e la fantasia).
Mi sono ricordata di questo libro quando qualche giorno fa la bimba ha fatto esperessa richiesta di imparare a leggere... è un po' che lo dice, e con sempre maggiore insistenza, forse è il momento buono per accontentarla. L'ho riproposto qualche giorno fa per tastare il terreno ed è stata entusiasta: è proprio vero che in pochi mesi cambiano tantissime cose. Se ne ricordava ma l'approccio è stato diverso da parte sua: ha mostrato maggior attenzione e curiosità per le lettere e poi ha iniziato a cercarle negli altri libri che leggiamo e quando le riconosceva era entusiasta!
Da allora è nelle sue scelte preferite per le letture del dopo pranzo. Quando ha smesso di fare il pisolino questo è diventato un rito quotidiano, fortemente voluto da eSSe che da sola va a prendere un po' di libri - i suoi scaffali sono accessibili per lei - e me li porti da leggere appena ho finito di riordinare in cucina. E' un momento tutto nostro, dedicato alle coccole e a una passione condivisa
- l'avrò plagiata, me ne rendo conto, ma mi sento poco in colpa per averla iniziata all'amore per i libri... - .
In parallelo stiamo dando una rappresentazione grafica ai numeri, che già conosce da un anno abbondante: le piace molto contare.
Tutto è cominciato per gioco quando eravamo in Usa lo scorso settembre, frequentavamo delle attività gratuite per toddler in biblioteca e ci siamo appassionati alle canzoncine in inglese continuando ad ascoltarle per nostro conto: senza accorgersi eSSe ha imparato a contare (in inglese prima, in Italiano poi).
Da qualche giorno, complice uno sconvolgimento delle librerie di casa causa ristrutturazione, l'attenzione è caduta su libri per imparare a contare rimersi dal fondo di uno scaffale. Ve ne segnalo alcuni che mi sono piaciuti.
Quanti sono?
di Alberto Michelini, Francesca Di Chiara, Giovanna Mantegazza - La Coccinella - 2001 - Collana Le Taschine
Molto efficace nell'assegnare al computo una rappresentazione visiva, con disegni legati ad indovinelli, la rappresentazione delle dita che contano, il numero scritto in lettere e in cifre. C'è tutto, il bimbo giocando con le taschine associa i vari modi di rappresentare un numero.
I Numeri Pop Up,
di Crea Libri, è un libro ingegnoso e divertente, con una grafica molto colorata e festosa.
Ha il pregio di avere i numeri in un materiale ruvido e brillante, così che al bimbo venga voglia di scorrere la cifra con le dita, e accanto una coppia di pagine più piccole, un libro nel libro,
che una volta aperte mostrano oggetti in numero pari alla cifra
prescelta e anche un pop up con la cifra scritta in numeri e accanto in
lettere.
Il mio primo libro per contare. Nel mare illustrazioni di
Sonia Canals, Franco Panini
è un libro colorato e allegro con un indovinelli in rima per imparare a contare e un piccolo pallottoliere con cavallucci marini, pesci e altre creature del mare.
La possibilità di fare i primi conticini è studiata perchè diventi un'esperienza divertente e giocosa.
Lo stimolo a provare è rinforzato da forme accattivanti, colori vivaci, dimensione e materiali (le formine-unità viaggiano su un elastico) perfetti per piccole manine.
Volete farvene uno da soli?
Questo e
quest'altro sono incredibilmente belli, anche se più seriosi. Vi segnalo anche che tra le nostre amiche del Venerdì del libro c'è chi si è cimentato in un gran lavoro per costruire un abaco fai da te:
complimenti Mammozza!
Abbiamo rispolverato anche un altro libro, una storia in questo caso, che prima era esclusivamente da "toccare" e ora invece eSSe rilegge con altra curiosità.
Una giornata trafficata, un divertente libro tattile di
Sue Nicholson e
Christyan Fox stampato in Italia da
EMME edizioni.
Risulta ormai fuori catalogo, però ho visto che è disponibile usato in lingua originale (Traffic Jamboree).
La storia è divertente e il libro si presta a diversi piani di lettura: lo scorso anno eSSe lo sfogliava e toccava, anzi è più corretto dire
accarezzava. Alcune pagine sono davvero simpatiche e particolari: quella delle
banane appiccicose genera curiosità e divertimento nei piccoli (... e qualche paranoia sui microbi l'ho accantonata con una passata di disinfettante). Poi ha iniziato a seguire la storia, che si snoda percorrendo una fila di mezzi bloccati in un super ingorgo, proponendo un con computo degli occupanti o dei loro oggetti caratterizzanti con indovinelli in rima. Una finestrella nell'ultima pagina svela un piccolo mistero.
Davvero carino.
Nelle mie ricerche per preparare questo post sono arrivata a
questo link: non avevo mai pensato al fatto che un libro tattile fosse uno strumento principe per i preschoolers non vedenti... davvero interessante.
Per non farci mancare nulla, anche un paio di proposte in inglese:
Flicker Firefly
libricino piccolo e molto simpatico, tra i primissimi comprati in USA.
E' molto colorato e divertente, le frasi in rima aiutano molto
nell'intento. Come vedrete dalla foto lo abbiamo consumato in questi
due anni...
Non l'ho trovato googolando ma caso mai vi capitasse di andare in America in qualche biblioteca - esperienza sempre bellissima - magari ve lo troverete davanti!
Numbers
nella mini raccolta di
Eric Carle:
Little learning library. Piccolo formato
(meno di 10 x 10 cm, a misura di manina), plastificati, carini con i
bellissimi disegni del
padre del bruco più famoso al mondo.
Di Carle ci sono molti altri libricini dedicati ai numeri, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Per ora mi fermo, il post è diventato lungo, ma credo tornerò sull'argomento.
Questi libri sono quasi tutti tesori da biblioteche o Reminders.
Ne abbiamo saccheggiati tanti negli anni, ora tornano utili: cercateli non rimarrete delusi!
Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui invece potrete trovare quelli di Homemademamma, che ha avuto questa meravigliosa idea, con le istruzioni per partecipare all'iniziativa.
Ecco l'elenco dei blog aderenti di questa settimana
Arrivederci al prossimo appuntamento!