giovedì 27 gennaio 2011

Tortino di cardi

Adoro le verdure invernali, specialmente quelle amare, depurative, ipocaloriche, con tante proprietà interessanti.

Amo variare le pietanze che cucino e seguire la stagionalità mi permette di farlo con qualche stimolo in più (se avessi più tempo trascriverei anche più ricette, ma piano piano...).

E se anche voi volete seguire il ciclo della natura quando fate la spesa, dal blog di DePuRiAmo ecco il "Cosa si mangia in Gennaio":
Frutta - kiwi, arancia, limone, mandarino, mandarancio, mela, pera, pompelmo, frutta secca.
Verdura - barbabietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, catalogna, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di bruxelles, cicoria e cicorino, coste, crauti, erbette, finocchio, indivia, lattuga, porro, radicchio rosso, rapa, scorzobianca e scorzonera, spinaci, topinambur, valerianella, zucca.


Per esempio mi piacciono molto i cardi, in questo periodo, poi, sono meravigliosi e più teneri in virtù delle gelate degli ultmi giorni, li ho scoperti relativamente da poco e ne sono entusiasta.
A questo link troverete tantisime informazioni su questo ortaggio, pochissimo calorico e molto saziante, e suggerimenti su come sceglierlo quando lo acquistate, come pulirlo e cucinarlo alternativamente. Parenti torinesi mi dicono che sono stupendi con la Bagna Cauda,
un'esperienza culinaria quasi mistica che ho avuto l'occasione di gustare una sola volta nella vita in visita dalla zia che custodisce l'antica ricetta di famiglia (2 giorni di preparazione!!!)

Questo tortino nasce dalla voglia di rendere accattivante una verdura per cultori dei gusti amari, è una ricetta che faccio spesso ed ha convinto molti scettici, vedrete fotografie di due varianti.

Versione con impasto per metà integrale e veg parmigiano
 Tortino di cardi

Ingredienti:
- un cardo fresco
- 100 gr di farina zero
- 100 gr di farina integrale
(oppure 200gr totali di farina 0)
- 100 gr di acqua
- veg parmigiano (* nella ricetta maggiori indicazioni e sostituzioni possibili in coda) 
- aceto di mele o succo di limone fresco, sale.

 Lavare bene ma rapidamente i cardi, eliminare la base e le foglie, per chi ha pazienza bisognerebbe togliere anche i "fili" esterni più visibili, con uno sbucciapatate - ma ci vuole tanto tempo! ma almeno la prima volta fatelo per gustarli al meglio - e poi tagliare a rondelle sottilissime.

Non preoccupatevi se cambiano colore, si ossidano velocemente
Mattere a cuocere in una pentola (è perfetto un saltapasta dotato di coperchio, che riduce i tempi e permette di non sprecare acqua e i liquidi di cottura con tutti i loro sali preziosi) con un dito di acqua, un po' di aceto di mele (o succo di limone) e poco sale. La cottura è affettivamente lunga come si dice, ma con una preparazione accurata, se le rondelle sono davvero fini in al massimo un'ora (ma anche 40 minuti) saranno cotti. Rabboccare l'acqua di tanto in tanto, sempre con piccole quantità, fate in modo di non doverli scolare a fine cottura. Solo nel caso non vi piacciano molto le verdure amare, metteteli a bollire in abbondante acqua e aceto di mele (o limone) e sciacquateli dopo una ventina di minuti, questo passaggio però impoverirà un po' la ricetta, ma toglierà un po' l'amaro. Tra l'altro l'aceto di mele o  il limone fissano il ferro di cui il cardo è ricco e invece normalmente il nostro organismo non trattiene.

A cottura ultimata aggiungere un po' di olio EVO e del veg parmigiano.

Cos'è?
E' un'alternativa vegana molto soddisfacente al formaggio che tutti conosciamo.
Si tratta di mandorle sbucciate finemente tritate cui si aggiunga sale secondo il gusto. Alcuni aggiungono anche lievito di birra a scaglie, personalmente lo sconsiglio. Su Veganblog trovate moltissime disquisizioni al riguardo.

Perchè sceglierla?
Perchè questa scelta va a beneficio della nostra salute e poi per la valutazione etica di evitare di consumare alimenti di origine animale, specialmente quelli provenienti da allevamenti snaturati dalla zootecnia industriale (la maggioranza oggi purtroppo). Se vi interessasse, ecco il mio punto di vista al riguardo.

Le mandorle hanno infinite proprietà benefiche: sono ottime per l'osteoporosi e per prevenirla, hanno un bassissimo contenuto di colesterolo e abbassano il livello di quello cattivo, utili anche per previnire l'anemia... insomma una fonte ricca di nutrienti preziosi.

Mentre i cardi cuociono si impasta la sfoglia del nostro tortino e la si tira sottile sottile. Aiutatevi con un goccio di olio per stenderla il più possibile. Potete salarla, ma anche no, io non lo faccio.

Se la farete al 50% di farina integrale avrete un apporto extra di fibre, che esalteranno le proprietà del cardo.

A questo punto io uso una tecnica di tradizione genovese: nella stessa padella in cui ho cotto i cardi passo pochissimo olio, adagio la pasta, poi i cardi, poi richiudo, e cuocio a fuoco lentissimo.

Girare la torta (o aiutandovi con un coperchio o un piatto, oppure se avete una padella gemella come si fa per le frittate) dopo pochi minuti minuto per ultimare la cottura anche dall'altro lato, non occorre coprire così la pasta risulterà croccante, diversamente si ammorbidirebbe per via del vapore perdendo fragranza.

Versione "vegetarian", con sola farina 00 e un po' di parmigiano reggiano
Mi piace molto questa tecnica genovese di cottura per torte salate, ci risparmia di accendere il forno ed è rapidissima!   

Buon appetito!

2 commenti:

  1. Sembra buona e interessante :) la terrò a mente la prossima volta che compro i cardi, anch'io ho imparato ad amarli da poco e li adoro :) grazie

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    Risposte
    1. Ciao Stars, sì sono fantastici i cardi! :) Nel tortino possono piacere anche a chi non li ama. Uso questo escamotage per tutte le verdure un po' amare, come p.e. le catalonie. Ciao!

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